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domenica 28 gennaio 2018

28 gennaio

In ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti.
Filippesi 4:6

(Gesù disse:) "Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto".
Giovanni 15:7

Parlate: Dio vi ascolta

La preghiera è fondata sull'immenso privilegio di avere con Dio degli interessi comuni. Essa coltiva e sviluppa tutte le grazie di Dio:
l'umiltà, quando gli parliamo sinceramente delle nostre miserie,
la fede, che si appropria di tutte le promesse di Dio,
la speranza, che si rallegra in anticipo per il loro adempimento,
l'amore, per il tenero Padre che abbiamo nel cielo e per tutti quelli di cui gli parliamo,
la pazienza, perché si rinuncia a fare di testa nostra per lasciare che sia Dio ad agire.
Se abbiamo dei sentimenti di animosità e di rancore contro qualcuno, cacciamoli via! È anzitutto a noi che essi fanno del male. Anzi, preghiamo per quella persona, e saremo resi capaci di amarla. "Padre, perdona loro...", chiedeva Gesù per quelli che lo avevano appena crocifisso (Luca 23:34).
Conoscere bene la Sacra Scrittura è il mezzo per conoscere la volontà di Dio, quindi poter pregare in armonia con essa e di conseguenza essere esauditi.
Ma se non rinunciamo alla nostra volontà, se abbiamo già un nostro progetto riguardo all'argomento della nostra preghiera, rischiamo di sentirci dire: "Domandate e non ricevete perché domandate male" (Giacomo 4:3).