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giovedì 29 novembre 2018

29 novembre

Tutti si sono sviati, tutti sono corrotti, non c'è nessuno che faccia il bene, neppure uno.
Salmo 14:3

A tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio.
Giovanni 1:12

Fraternità umana

Le strofe de “l’Inno alla gioia” del poeta tedesco Schiller, alle quali Beethoven ha adattato un brano di una delle sue più belle sinfonie, celebrano la fraternità fra tutti gli uomini nella gioia universale.
Non si può negare la nobiltà di quegli appelli volti a porre rimedio al male che imperversa nel mondo; non c’è più bel sogno di quello di vedere concretizzarsi un giorno, per effetto della buona volontà di ognuno, una società in cui tutti si sentono fratelli e si trattano come tali.
Un bel sogno, appunto, ma la realtà ci riserva un brusco risveglio! Il mondo in cui viviamo si dibatte nella confusione e nelle guerre incessanti che portano miseria e sofferenza. La fratellanza tra gli uomini appare come un’utopia, e il vecchio detto latino “l’uomo è un lupo per l’uomo” rimane più che mai attuale.
In questo caos morale, solo la Bibbia ci può servire da guida. Non si può cambiare la società se non si cambia l’uomo. E l’uomo lo può cambiare soltanto Dio, se c’è ubbidienza alla sua Parola, rispetto per la sua Persona e soprattutto fede nel sacrificio espiatorio di Gesù Cristo. Egli, prendendo su di sé i peccati di coloro che glieli confessano e che accettano di credere in lui, ha fatto in modo che Dio possa perdonarli e salvarli. I credenti sono degli esseri nuovi, con la mente rinnovata (Romani 12:2), e l’amore di Dio è versato nei loro cuori mediante lo Spirito Santo (Romani 5:5). I credenti sono tutti fratelli perché tutti “figli di Dio” (Giovanni 1:12).
Ecco la vera e indissolubile fraternità, che il mondo senza Dio cerca di raggiungere ma non arriverà mai ad ottenere.