Tutti
si sono sviati, tutti sono corrotti, non c'è nessuno che faccia il bene,
neppure uno.
Salmo 14:3
A
tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di
Dio.
Giovanni 1:12
Fraternità umana
Le
strofe de “l’Inno alla gioia” del poeta tedesco Schiller, alle quali Beethoven
ha adattato un brano di una delle sue più belle sinfonie, celebrano la
fraternità fra tutti gli uomini nella gioia universale.
Non
si può negare la nobiltà di quegli appelli volti a porre rimedio al male che
imperversa nel mondo; non c’è più bel sogno di quello di vedere concretizzarsi
un giorno, per effetto della buona volontà di ognuno, una società in cui tutti
si sentono fratelli e si trattano come tali.
Un
bel sogno, appunto, ma la realtà ci riserva un brusco risveglio! Il mondo in
cui viviamo si dibatte nella confusione e nelle guerre incessanti che portano
miseria e sofferenza. La fratellanza tra gli uomini appare come un’utopia, e il
vecchio detto latino “l’uomo è un lupo per l’uomo” rimane più che mai attuale.
In
questo caos morale, solo la Bibbia ci può servire da guida. Non si può cambiare
la società se non si cambia l’uomo. E l’uomo
lo può cambiare soltanto Dio, se c’è ubbidienza
alla sua Parola, rispetto per la sua
Persona e soprattutto fede nel
sacrificio espiatorio di Gesù Cristo. Egli, prendendo su di sé i peccati di
coloro che glieli confessano e che accettano di credere in lui, ha fatto in
modo che Dio possa perdonarli e salvarli. I credenti sono degli esseri nuovi,
con la mente rinnovata (Romani 12:2), e l’amore di Dio è versato nei loro cuori
mediante lo Spirito Santo (Romani 5:5). I credenti sono tutti fratelli perché
tutti “figli di Dio” (Giovanni 1:12).
Ecco
la vera e indissolubile fraternità, che il mondo senza Dio cerca di raggiungere
ma non arriverà mai ad ottenere.