Gesù
le disse: “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore,
vivrà”.
Giovanni 11:25
Beati
i morti che da ora innanzi muoiono nel Signore.
Apocalisse 14:13
Prima
risusciteranno i morti in Cristo… (per
essere) sempre con il Signore.
1 Tessalonicesi 4:16-17
Vivere
o morire?
Davanti
al tetro e inevitabile epilogo di questa vita terrena, la maggior parte dei
cuori increduli si ribella. L’uomo sente di non essere stato creato per morire
e che la morte è un controsenso. La sua intelligenza e il suo cuore aspirano
non solo alla sopravvivenza, ma ad una vita migliore di quella terrena. Ma dove
trovare la certezza che questa vita esiste? E quali sono le condizioni per
poter vivere una vita che trionfi per sempre sulla sofferenza e sulla morte?
Nessun
filosofo, né dell’antichità né dei tempi moderni, nessun moralista e nessun
fondatore di religione ha mai potuto dare una risposta. Così molti si
rassegnano a questa tenebrosa prospettiva: “dopo la morte è tutto finito”. No. Dopo la morte c’è un’altra vita! Se il
nostro corpo deve finire il suo percorso nella polvere della terra, la nostra
anima, che porta per sempre in sé l’impronta della sua origine divina, ha sete
di vita eterna, e solo Cristo soddisfa questa sete. È lui che ci rivela la via
che porta alla vita eterna.
La
mattina di Pasqua, la tomba dove era stato posto il suo corpo tolto dalla
croce, era vuota! Confucio è morto, Budda è morto, Maometto è morto… Cristo è
il solo che ha vinto la morte. La sua risurrezione è garanzia di vita eterna
per tutti quelli che credono in lui, coloro che su questa terra avranno
accettato di essere purificati dai loro peccati per mezzo del Suo sangue. Per
gli altri non resta che il giudizio. Quanto è importante accogliere, senza
tardare, il Signore Gesù Cristo come salvatore, per condividere un giorno
l’immenso privilegio della sua gloriosa risurrezione!