(Gesù disse:) “Io
sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro,
porta molto frutto”.
Giovanni 15:5
Porteranno
ancora frutto nella vecchiaia; saranno pieni di vigore e verdeggianti.
Salmo 92:14
Dove
affondiamo le nostre radici?
“In
Oriente si piantano degli alberi nei cortili delle case. Ben protetti,
producono dei frutti squisiti, anche nelle stagioni più torride. Ciò che la
grazia di Dio produce, se si è in comunione col Signore, assomiglia a degli
alberi piantati nella casa di Dio. È l’unione con la vite che dà fertilità al
tralcio; allo stesso modo, se uno dimora in Cristo porta molto frutto. Colui
che professa di avere la fede, ma ha le sue radici nel mondo, non può portare
frutto per il Signore. Se immerge le sue radici nella palude dei piaceri
frivoli, sarà debole e spiritualmente malato. L’uomo che vive in comunione con
Dio, invece, è un credente maturo e solido, pieno di grazia e di Spirito. Molto
dipende dal terreno nel quale l’albero viene piantato. Così tutto dipende dalla
nostra unione col Signore e da ciò che riceviamo da lui. Nel giardino della
grazia le piante, deboli in se stesse, si rinforzano nel Signore e così
abbondano di frutti graditi a Dio. Non c’è nessuna
paura per il futuro e nessuna disperazione per chi ha fede in Lui; nei
giorni difficili, anche quando l’uomo forte vacilla, il credente può
appropriarsi delle promesse divine.
Dio
è una roccia, un riparo, una difesa. Fino ad oggi è stato tutto ciò che ha
detto di essere e noi dobbiamo credere che sarà lo stesso fino alla fine.”
Charles Spurgeon
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