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domenica 25 novembre 2018

25 novembre

Dio parla una volta, e anche due, ma l'uomo non ci bada.
Giobbe 33:14

Tu sei per loro come la canzone d'amore di uno che ha una bella voce e sa suonare bene; essi ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica.
Ezechiele 33:32

Rumore nefasto

Al tempo dell’intolleranza religiosa, dove i roghi bruciavano in diversi paesi d’Europa, a volte si utilizzava il rullare dei tamburi per coprire la voce dei martiri che venivano arsi vivi per la loro fede in Gesù Cristo. Si temeva che la loro ultima testimonianza fosse udita da quelli che assistevano al loro supplizio.
Molte persone soffocano volontariamente la voce della loro coscienza con i rumori e l’agitazione del mondo. Nel turbinio degli impegni e delle distrazioni, molti restano sordi agli appelli della grazia di Dio. Ciononostante, il Signore li ama e li vuole strappare alla perdizione eterna, li vuole distogliere dal loro degrado morale o dalla loro indifferenza. Vuole consigliarli, vuole far loro gustare una vita sana, retta, pura e gioiosa. Ed è lì, a portata di mano! Ma troppi altri rumori ci avvolgono, e molti sono talmente distratti che non possono udire la voce del Signore. È forse per questo che qualche volta Dio è obbligato a parlare in maniera molto forte, per mezzo di eventi spaventosi.
Non cerchiamo di coprire la voce di Colui che, per pura grazia, ci offre il perdono e la pace del cuore e della coscienza. Crediamo a Gesù Cristo. Usciamo dal caos quotidiano delle nostre vite e ascoltiamo questo appello così importante: “Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori” (Ebrei 3:15).