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martedì 20 novembre 2018

20 novembre


Se il nostro vangelo è ancora velato, è velato per quelli che sono sulla via della perdizione, per gli increduli, ai quali il dio di questo mondo ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l'immagine di Dio.
2 Corinzi 4:3-4

Il marinaio giapponese

Per Kouri, un marinaio giapponese, contava solo una cosa: divertirsi. Non voleva sentir parlare di Gesù Cristo, che per lui altro non era che il Dio degli stranieri. Una sera, in un quartiere malfamato di Tokyo, sente una mano che gli tocca un braccio. Qualcuno gli tende un foglietto: “Che cos’è? Ancora uno di quegli opuscoli evangelistici!” Subito lo accartoccia e lo getta via.
Quindici giorni dopo, Kouri passa per la stessa strada. Un gruppo di credenti sta cantando e Kouri si avvicina per ascoltare. Al termine del canto, un giapponese sale su uno sgabello e legge: “La predicazione della croce è pazzia per quelli che periscono, ma per noi, che veniamo salvati, è la potenza di Dio” (1 Corinzi 1:18). Kouri ascolta e interiormente approva la prima parte del testo: “La predicazione della croce è pazzia”. Ma ecco che il giovane predicatore sottolinea ad alta voce: “Sì, pazzia, ma per quelli che periscono! Se qualcuno qui è convinto che l’Evangelo sia follia, è certamente segno che sta correndo verso la perdizione”. Quelle parole colpiscono Kouri come un dardo infuocato. Farebbe dunque parte di “quelli che periscono”? Alla fine della serata, con la forza che Dio dà nei momenti decisivi, si avvicina a quel giovane testimone dell’Evangelo per conoscere meglio quella “predicazione della croce”, potenza di Dio che porta la salvezza.
Se sei convinto di far parte di coloro che periscono perché i tuoi peccati non sono stati perdonati, credi al sacrificio di Gesù Cristo alla croce; là Egli ha pagato per te. A chi crede in Lui, Dio perdona i peccati e dà la vita eterna (leggere Giovanni 3:16).