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venerdì 16 novembre 2018

16 novembre


Risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli.
Matteo 5:16

Luce del mondo

Benjamin Franklin diventò celebre per i suoi esperimenti sull’elettricità. Ancora giovane, volendo sensibilizzare gli abitanti di Filadelfia sull’importanza dell’illuminazione delle strade, appese ad un palo davanti alla sua abitazione una lanterna e ogni sera, dopo aver pulito con cura i vetri della lampada, accendeva lo stoppino. Quella luce si vedeva da lontano e presto il suo esempio fu seguito da molti suoi vicini, finalmente convinti dell’importanza di illuminare le buie strade della città.
Nella Bibbia, Gesù Cristo utilizza spesso la figura della luce e delle tenebre. Ha detto di sé: “Io sono la luce del mondo” (Giovanni 8:12). È lui la sorgente della luce. Quando dice ai suoi discepoli: “Voi siete la luce del mondo” (Matteo 5:14), è perché essi avevano ricevuto una vita nuova che permetteva loro di riflettere la Sua luce. Nella Bibbia, il credente è paragonato ad una lampada che porta la luce della Parola di Dio nelle tenebre morali di un mondo senza speranza. Come la luce illumina la via e mostra gli ostacoli, così il credente può aiutare il suo prossimo a trovare la via per andare a Cristo, che è “la vera luce che illumina ogni uomo” (Giovanni 1:9).
Per illuminare correttamente, una lampada dev’essere visibile; allo stesso modo, la vita di ogni credente deve riflettere chiaramente i caratteri del suo Signore: bontà, giustizia, verità. Inoltre, come lo stoppino della lanterna dev’essere a contatto col combustibile per poter bruciare, così il credente deve rimanere a contatto con Gesù, la sorgente della luce. Allora si potrà capire che il vero cristianesimo non è una forma senza senso ma una realtà tangibile.