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lunedì 12 novembre 2018

12 novembre


Fissando lo sguardo su Gesù… Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l'infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio.
Ebrei 12:2

Guardami bene

Avevo sei anni, e mi ero fatto una grave ustione a una gamba; dovevo subire un trapianto di pelle in anestesia locale e, prima di operarmi, il chirurgo mi disse: “Fino ad ora non hai smesso di guardare la tua bruciatura, ma adesso devi guardare me finché l’operazione non sarà terminata”.
Certe persone non sanno che occuparsi di se stesse e a volte si colpevolizzano a tal punto da ammalarsi. Seguiamo il consiglio di quel chirurgo: identifichiamo bene il nostro stato morale, le nostre ferite, ma poi fissiamo i nostri sguardi su Gesù, il grande Medico, e non distogliamoli più da lui. È meglio guardare il rimedio piuttosto che la piaga!
Riconosciamoci peccatori davanti a Dio, ma poi rivolgiamo il nostro sguardo verso la croce del Calvario, dove Gesù ha sofferto al nostro posto.
Durante la traversata del deserto, gli Ebrei si ribellarono e Dio mandò loro dei serpenti dal morso mortale. Mosè, obbedendo all’ordine di Dio, fabbricò un serpente di rame e lo mise in cima ad un palo in mezzo all’accampamento; per non morire, chi era morso doveva solo volgere il suo sguardo verso quel serpente di rame. Era una questione di fiducia nella parola di Dio. Riferendosi a quel fatto, il Signore Gesù ha detto: “Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna” (Giovanni 3:14-15).
Credi anche tu in Lui, per essere salvato e per avere la certezza di passare l’eternità nella gloria del cielo.