Fissando lo sguardo su Gesù… Per la gioia che
gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l'infamia, e si è
seduto alla destra del trono di Dio.
Ebrei 12:2
Guardami
bene
Avevo
sei anni, e mi ero fatto una grave ustione a una gamba; dovevo subire un
trapianto di pelle in anestesia locale e, prima di operarmi, il chirurgo mi
disse: “Fino ad ora non hai smesso di guardare la tua bruciatura, ma adesso
devi guardare me finché l’operazione non sarà terminata”.
Certe
persone non sanno che occuparsi di se stesse e a volte si colpevolizzano a tal
punto da ammalarsi. Seguiamo il consiglio di quel chirurgo: identifichiamo bene
il nostro stato morale, le nostre ferite, ma poi fissiamo i nostri sguardi su
Gesù, il grande Medico, e non distogliamoli più da lui. È meglio guardare il rimedio piuttosto che la piaga!
Riconosciamoci
peccatori davanti a Dio, ma poi rivolgiamo il nostro sguardo verso la croce del
Calvario, dove Gesù ha sofferto al nostro posto.
Durante
la traversata del deserto, gli Ebrei si ribellarono e Dio mandò loro dei
serpenti dal morso mortale. Mosè, obbedendo all’ordine di Dio, fabbricò un
serpente di rame e lo mise in cima ad un palo in mezzo all’accampamento; per
non morire, chi era morso doveva solo volgere il suo sguardo verso quel
serpente di rame. Era una questione di fiducia
nella parola di Dio. Riferendosi a quel fatto, il Signore Gesù ha detto:
“Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio
dell'uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna”
(Giovanni 3:14-15).
Credi
anche tu in Lui, per essere salvato e per avere la certezza di passare
l’eternità nella gloria del cielo.