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giovedì 13 dicembre 2018

13 dicembre


Infatti così parla il Signore degli eserciti: “Davanti a me stanno continuamente sofferenze e piaghe”.
Geremia 6:6-7

Il Signore consola il suo popolo e ha pietà dei suoi afflitti
Isaia 49:13

Condannati a soffrire?

Nel nostro mondo le cause di sofferenza non mancano e non risparmiano nessuno. Le nostre grida e la nostra ribellione non possono cambiare la situazione, e i progressi scientifici e sociali, fintanto che esisterà il mondo attuale, potranno solo attenuarne gli effetti. Ma Dio vede questa situazione? Se ne occupa? Se ne addolora? Pensate che la sofferenza è così legata a questa terra che non ha risparmiato neppure Gesù Cristo, il suo diletto Figlio, che non aveva alcuna colpa e non aveva commesso nessun peccato.
Dio sa che in questo mondo, a causa del peccato dell’uomo, a causa del fatto che l’umanità lo ha abbandonato, ci sono molte sofferenze; e non vorrebbe che fosse così. Quando ha creato l’uomo lo ha posto in un ambiente delizioso perché fosse sereno e felice; e questo stato durerebbe ancora oggi se non fosse intervenuta la disubbidienza e l’allontanamento da Lui. Nonostante tutto, però, Dio ci ama e vuole alleviare i nostri dolori. Se la situazione del mondo non può cambiare, possiamo però cambiare noi, nel nostro animo, nel nostro modo di affrontare i problemi, con la possibilità che Lui solo ci può dare, se abbiamo fede, di distogliere gli sguardi dalle sofferenze di oggi per orientarli sulle future benedizioni promesse.  “Il Signore è vicino a tutti quelli che lo invocano… Egli adempie il desiderio di quelli che lo temono, ode il loro grido e li salva” (Salmo 145:18-19). “Siate allegri nella speranza, pazienti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera” (Romani 12:12). “Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame… ? Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori in virtù di Colui che ci ha amati” (Romani 8:35, 37).