Infatti
così parla il Signore degli eserciti: “Davanti a me stanno continuamente
sofferenze e piaghe”.
Geremia 6:6-7
Il
Signore consola il suo popolo e ha pietà dei suoi afflitti
Isaia 49:13
Condannati a soffrire?
Nel
nostro mondo le cause di sofferenza non mancano e non risparmiano nessuno. Le
nostre grida e la nostra ribellione non possono cambiare la situazione, e i
progressi scientifici e sociali, fintanto che esisterà il mondo attuale,
potranno solo attenuarne gli effetti. Ma Dio vede questa situazione? Se ne
occupa? Se ne addolora? Pensate che la sofferenza è così legata a questa terra
che non ha risparmiato neppure Gesù Cristo, il suo diletto Figlio, che non
aveva alcuna colpa e non aveva commesso nessun peccato.
Dio
sa che in questo mondo, a causa del peccato dell’uomo, a causa del fatto che
l’umanità lo ha abbandonato, ci sono molte sofferenze; e non vorrebbe che fosse
così. Quando ha creato l’uomo lo ha posto in un ambiente delizioso perché fosse
sereno e felice; e questo stato durerebbe ancora oggi se non fosse intervenuta
la disubbidienza e l’allontanamento da Lui. Nonostante tutto, però, Dio ci ama
e vuole alleviare i nostri dolori. Se la situazione del mondo non può cambiare,
possiamo però cambiare noi, nel
nostro animo, nel nostro modo di affrontare i problemi, con la possibilità che
Lui solo ci può dare, se abbiamo fede, di distogliere gli sguardi dalle
sofferenze di oggi per orientarli sulle future benedizioni promesse. “Il Signore è vicino a tutti quelli che lo
invocano… Egli adempie il desiderio di quelli che lo temono, ode il loro grido
e li salva” (Salmo 145:18-19). “Siate allegri nella speranza, pazienti nella
tribolazione, perseveranti nella preghiera” (Romani 12:12). “Chi ci separerà
dall’amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione,
la fame… ? Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori in virtù
di Colui che ci ha amati” (Romani 8:35, 37).