Sì,
Dio è grande e noi non possiamo conoscerlo.
Giobbe 36:26
Egli
sarà grande fino all'estremità della terra.
Michea 5:3
“Egli sarà grande”
Evangelo
secondo Luca 1:32
È
con questa frase che l’arcangelo Gabriele inizia a descrivere Gesù, il Figlio
di Dio, dopo aver annunciato a Maria la sua nascita miracolosa. Egli “sarà
grande”. Come descrivere la grandezza di Cristo, Lui che era presso al Padre da
ogni eternità, che era la sua delizia, “sempre esuberante di gioia… in sua
presenza” (Proverbi 8:30) e per il quale ogni cosa è stata creata? (Colossesi
1:16).
Fin
da quell’annuncio fatto a Maria, lo Spirito di Dio voleva affermare la
grandezza e la deità del fanciullo che sarebbe nato. Perseguitato fin da
piccolo dal malvagio Erode, rifiutato più tardi dai suoi concittadini, uomo di
dolori al quale è stato inflitto il supplizio della croce (Isaia 53:3), Gesù era grande anche nel suo volontario
abbassamento, e grande rimane per
sempre.
È stato grande perché percorrendo un mondo
corrotto non ha fatto valere i propri diritti e nella sua bocca non è stata
trovata frode (Isaia 53:9). È stato grande perché si è abbassato, lui il
Principe della vita, fino alla morte infamante della croce (Filippesi 2:8). È
stato grande perché ha portato su di sé la condanna che meritavano i peccati di
tutti quelli che avrebbero creduto in lui (Isaia 53:12).
Questa
sua grandezza è stata riconosciuta da Dio, il quale ha innalzato il suo Figlio
nella gloria e lo ha fatto sedere alla sua destra, al posto d’onore e di autorità
che solo lui poteva occupare: “Tu lo hai coronato di gloria e d'onore” (Ebrei
2:7). Grazie all’opera che Gesù ha compiuto sulla croce, un giorno il cielo
sarà riempito da tutti coloro che sulla terra avranno creduto in lui e lo
avranno onorato.