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sabato 22 dicembre 2018

22 dicembre


Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.
 Filippesi 4:6-7

La pace di Dio

Il credente deve ricordare che per lui c'è qualcosa di più della pace con Dio che si ottiene per la fede in Cristo. Egli può contare anche sulla “pace di Dio”. L'apostolo Paolo ci dice che se presentiamo a Dio in preghiera e con ringraziamenti tutto ciò che ci turba, la pace di Dio guarderà  i nostri cuori e i nostri pensieri per mezzo di Cristo Gesù (Filippesi 4:6-7). Questo significa che la pace di Dio stesso, quella che fa parte dei suoi peculiari caratteri, proteggerà i nostri cuori e le nostre menti attraverso le circostanze difficili che dobbiamo attraversare: colmerà i nostri cuori e farà in modo che non ci abbandoniamo allo scoraggiamento, e influirà sui nostri pensieri, mantenendoli in sintonia con i suoi ed evitandoci di lasciarci andare a ragionamenti sbagliati.
Vogliamo che il Dio della pace sia con noi? Facciamo in modo che i nostri pensieri siano occupati delle cose vere, onorevoli, giuste, pure, di buona fama, quelle in cui vi è qualche virtù e qualche lode, e pratichiamole. In questo modo, scrive l’apostolo Paolo, “il Dio della pace sarà con voi” (Filippesi 4:8-9).
Inoltre ci è detto di ricercare le cose che contribuiscono alla pace (Romani 14:19) e di fare il possibile per vivere in pace con tutti gli uomini  (Romani 12:18).
Vediamo così che la pace, caratteristica divina, è un grande privilegio del credente, e che è anche sua responsabilità ricercarla e conservarla nella sua vita personale e nei suoi rapporti con gli altri.