Se un membro soffre, tutte le membra
soffrono con lui; se un membro è onorato, tutte le membra ne gioiscono con lui.
1 Corinzi 12:26
Onorate tutti. Amate i fratelli.
1 Pietro 2:17
L’onore e il rispetto
L’onore e il rispetto vanno resi a tutti,
uomini, donne, anziani, giovani. “Gli anziani che tengono bene la presidenza
siano reputati degni di doppio onore,
specialmente quelli che si affaticano nella predicazione e nell’insegnamento”
(1 Timoteo 5:17). Ma anche i giovani devono essere rispettati, specialmente se
amano il Signore e desiderano servirlo. Paolo dice al giovane Timoteo: “Nessuno disprezzi la tua giovane età”
(1 Timoteo 4:12); e, raccomandandolo ai fratelli di Corinto, scrive loro:
“Guardate che stia fra voi senza timore, perché lavora nell’opera del Signore
come faccio anch’io. Nessuno dunque lo disprezzi” (1 Corinzi 16:10-11).
Esortare o riprendere un fratello che abbia
commesso un peccato non significa disprezzarlo. Quand’anche fosse ostinato e si
fosse obbligati a rimetterlo al castigo e alla scuola del Signore, il rispetto
gli va pur sempre reso, perché è un riscattato del Signore.
I
medesimi insegnamenti li troviamo anche nell’Antico Testamento. Eliu, uno degli
amici di Giobbe, dice: “Dio è potente, ma non disdegna (lett. non disprezza) alcuno” (Giobbe 36:5). Se
non lo fa Lui, possiamo forse farlo noi, povere creature mortali?
“Rendete
a ciascuno quel che gli è dovuto… il timore a chi il timore; l’onore a chi
l’onore. Non abbiate altro debito con nessuno se noi di amarvi gli uni gli altri” (Romani 13:7-8).