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domenica 31 marzo 2019

31 marzo


Fin dal mattino, semina la tua semenza e la sera non dar posa alle tue mani; poiché tu non sai quale dei due lavori riuscirà meglio: se questo o quello, o se ambedue saranno ugualmente buoni.
Ecclesiaste 11:6

L’uomo di George Street

Tutto è cominciato alcuni anni fa in una chiesa del sud di Londra. Alla fine del servizio domenicale, un credente si alza e chiede se può raccontare la sua conversione a Dio. Glielo concedono, e allora racconta:
“Abitavo a Sidney, in Australia. Qualche mese fa, andando a far visita a dei parenti, camminavo in Gorge street, quando un piccolo uomo coi capelli bianchi è uscito da un negozio e mi ha offerto un opuscolo dicendo: «Mi scusi, signore, lei è salvato? Se morisse questa sera, andrebbe in cielo?». Questa domanda mi ha travagliato e, anche grazie all’aiuto di un amico credente, ho accettato Gesù come mio Salvatore”.
Qualche mese dopo, un pastore di quella chiesa fece un viaggio; andò a Perth, ad Adelaide, ad Atlanta, poi proseguì per i Carabi, e infine si recò in India. Ebbe così l’occasione di ascoltare delle testimonianze di persone convertite e, con sua grande sorpresa, venne a sapere che molte di loro erano state portate alla conoscenza di Cristo nella città di Sydney, grazie all’incontro con un vecchietto che aveva rivolto loro questa domanda: “Scusi, lei è salvato? Se morisse questa sera, andrebbe in cielo?”. Per alcuni, quest’incontro era avvenuto da poco tempo, per altri alcuni anni prima.
Sei mesi dopo, lo stesso pastore si trovava a Sydney e chiese a un credente della chiesa locale se conosceva un piccolo uomo dai capelli bianchi che distribuiva opuscoli in George street. Quello rispose: “Sì, lo conosco, si chiama Mr Jenner; ma è molto vecchio e ora non può più fare questo lavoro”.
(segue e si conclude  domani)