L’odio provoca liti, ma l’amore
copre ogni colpa.
Proverbi 10:12
Noi abbiamo conosciuto l’amore che Dio ha
per noi, e vi abbiamo creduto. Dio è amore; e chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.
1 Giovanni 4:16
Dall’odio
all’amore (2)
Dopo
la liberazione Jacob DeShazer ritornò nel suo paese e nel 1948 partì per il
Giappone a predicare il Vangelo. Scrisse un libretto dal titolo: “Ero
prigioniero dei Giapponesi”, e ne distribuì un gran numero. Tra le migliaia di
persone che ne ricevettero una copia ci fu anche Mitsuo Fuchida, il comandante
che aveva guidato l’assalto di Pearl Harbor, il quale rimase colpito da quella
storia. Com’era possibile che i sentimenti di vendetta che Jacob DeShazer
nutriva fossero mutati in sentimenti di compassione verso i Giapponesi? La pace
di cui parlava Jacob nel suo scritto era proprio quella che cercava il Fuchida
di allora, uomo amareggiato e deluso. Così, anche lui si procurò una Bibbia e
la lesse con interesse. Quando si soffermò sulla preghiera che Gesù fece alla
croce: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno” (Luca 23:34),
gli parve di incontrare Gesù in persona; capì che era morto in croce al posto
suo, a causa dei suoi peccati, e gli chiese perdono.
Il
14 aprile 1950, Mitsuo Fuchida diventò un’altra persona. La pace di Dio
cancellò dal suo cuore l’amarezza e l’odio, e quel Gesù che fino allora aveva
ignorato, fece anche di lui un messaggero del suo amore verso tutti gli uomini!
Anch’egli scrisse la sua storia: “Da Pearl Harbor al Golgota”. Fuchida predicò
in mezzo ai giovani giapponesi, presentando Cristo come il solo che può dare la
salvezza, la sola speranza in un mondo tribolato, assetato di pace e di
libertà. Incontrò anche Jacob DeShazer e per un certo tempo predicarono insieme
l’Evangelo. Al di là di ogni comprensione umana, l’amore di Dio, più potente
delle bombe, ha fatto di due nemici due
uomini uniti dalla fede in Gesù!