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martedì 10 dicembre 2019

10 dicembre


Guardate dunque con diligenza a come vi comportate; non da stolti, ma da saggi; ricuperando il tempo perché i giorni sono malvagi.
Efesini 5:15-16

La lezione della clessidra

La caduta silenziosa e continua della sabbia nella clessidra fa sorgere in noi un pensiero desolante: quei secondi che scorrono inesorabili, non torneranno mai indietro! Chi potrebbe far risalire la sabbia? Allo stesso modo, se guardiamo la corsa vertiginosa delle cifre che scorrono nel quadrante di un cronometro che misura i centesimi o addirittura i millesimi di secondo, ci rendiamo conto di quanto il tempo ci sfugga dalle mani.
È durante il tempo presente che l’uomo è chiamato a servire il suo Creatore. Dio cerca degli uomini e delle donne che, animati dalla certezza proveniente dalla fede, si rendono conto che il tempo è un dono prezioso da non sciupare e che ci è stato concesso per glorificare Colui che lo ha donato. Il tempo perso non sarà mai ritrovato, perché ogni minuto che passa non potrà mai più essere rivissuto. È proprio questa la lezione che ci offre la clessidra.
Il versetto di oggi ci ricorda che recuperare il tempo (ossia cogliere le occasioni) è un segno di saggezza. Le occasioni di servire Dio che ci sono offerte non torneranno mai più. Recuperare il tempo sottintende un’attività, quindi un lavoro; se siamo pigri o sognatori, se siamo incerti o indecisi, dobbiamo riprenderci. Il tempo scorre inesorabilmente; “recuperiamolo”, utilizziamo bene il tempo limitato che Dio ci dà per amarlo e servirlo, e mettiamoci a sua disposizione per amare e servire il nostro prossimo, come la sua Parola ci insegna.