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giovedì 12 dicembre 2019

12 dicembre

Chi è fedele nelle cose minime, è fedele anche nelle grandi; e chi è ingiusto nelle cose minime, è ingiusto anche nelle grandi.
Luca 16:10

La vita: un esame continuo

La vita del credente è fatta di dettagli, nei quali spesso veniamo colti in fallo. Alle volte preferiamo le piccole scappatoie alla verità, non vegliamo sui nostri stati d’animo, non vediamo le mille occasioni in cui potremmo mostrare del vero amore per il prossimo con una parola gentile o un piccolo servizio reso al momento opportuno. È così che spianiamo la via agli errori più gravi.
Quando qualcuno si candida per ricoprire un ruolo di responsabilità nel mondo del lavoro, non si meraviglia di dover superare dei test di memoria, di capacità decisionale, di fantasia… Alcuni di quei test gli sembreranno infantili, ma coloro che li hanno concepiti li considerano come rivelatori del carattere e del comportamento del candidato. Allo stesso modo, Dio mette ognuno di noi alla prova nei dettagli. Prendiamo ad esempio l’onestà: una frode nei confronti del fisco è sufficiente a dimostrare che, posti di fronte a una grande tentazione, siamo tutti capaci di soccombere.
Per i nostri progenitori, il fatto di mangiare il frutto che Dio aveva loro vietato (Genesi 3:6) forse non ci sembrerà così grave, ma in realtà è molto significativo perché mette in evidenza la sfiducia nei confronti di Dio, la disubbidienza, l’orgoglio, la concupiscenza… Per Dio la prova è stata sufficiente.
Il credente che ascolta Dio, è chiamato ad essere fedele nei piccoli fatti della sua vita quotidiana, attraverso i quali impara a conoscere se stesso, per non fidarsi del proprio cuore, e a conoscere il suo Dio per amarlo e ubbidirgli.