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giovedì 26 dicembre 2019

26 dicembre

Con la sua venuta (Gesù) ha annunziato la pace a voi che eravate lontani e la pace a quelli che erano vicini.
Efesini 2:17

È venuto in casa sua e i suoi non l’hanno ricevuto.
Giovanni 1:11

Dal cielo alla terra

La terra e il cielo: due luoghi così diversi! Uno è l’abitazione degli uomini, contrassegnato dalle loro lotte e le loro contraddizioni, dai loro slanci di fraternità presto seguiti da violente opposizioni. Nell’altro, vi sono Dio e il suo diletto Figlio, adorati e serviti da una moltitudine di angeli, che gioiscono di una continua felicità in una sfera in cui regna l’amore. Ed è proprio questa dimora che un giorno il Figlio di Dio ha lasciato, in perfetto accordo con la volontà del Padre, per venire su questa terra dove ha tanto sofferto. Fin dalla sua nascita il mondo l’ha rifiutato e il re Erode voleva farlo morire. Per tutta la sua vita è andato di luogo in luogo facendo del bene a tutti (Atti 10:38), ma è stato disprezzato, odiato e infine crocifisso.
Perché il Figlio di Dio ha scelto un tale cammino? Mancava forse qualcosa alla sua felicità? No, ma Egli voleva introdurre le sue creature nella pienezza dell’amore celeste. Voleva condurre alla sua presenza degli uomini e delle donne, colpevoli ma perdonati, peccatori ma giustificati, capaci di capire e di condividere l’essenza stessa del suo essere: l’amore.
Vale la pena contemplare questo abbassamento volontario del Figlio di Dio, la sua sofferenza e la sua morte in vista di “condurre molti figli alla gloria” (Ebrei 2:10).
Quando penso che il Signore Gesù ha lasciato il cielo perché io potessi viverci un giorno, m’inchino e adoro. Fallo anche tu!