“Voi… uccideste il Principe della vita, che Dio ha
risuscitato dai morti… Il Cristo che vi è stato predestinato, cioè Gesù, che il
cielo deve tenere accolto fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose”.
Atti 3:15, 20-21
Gesù nascosto a questo mondo
Il
mondo non rivedrà mai più Gesù venire sulla terra con umiltà, portatore della
grazia di Dio. La perfezione del suo carattere, quand’era presente fra gli
uomini, aveva brillato come il sole, illuminando il mondo con la sua luce
divina. Si sarebbe potuto pensare che, di fronte a tanta grazia perfetta, il
mondo non sarebbe rimasto indifferente, che avrebbe trovato in Lui qualcosa di
attraente. Sappiamo invece quello che ha fatto.
L’uomo
ha preparato, a colpi di scure e martello, un grossolano patibolo e ve l’ha
inchiodato, come il peggiore dei criminali, Lui che era amore, giustizia,
santità. Poi si è messo a costruire il
piedistallo magnifico, ma instabile, del progresso tecnologico, della politica,
della religione umana, tutto senza Dio. L’asservimento dell’uomo a Satana è
oggi più evidente che mai. L’uomo è per natura nemico di Dio.
Ma
Dio, che ha elevato il suo Figlio e l’ha fatto sedere alla sua destra nel
cielo, precipiterà questa umanità incredula, corrotta e violenta, giù dal suo
piedistallo. “Come avviene d’un sogno quand’uno si
sveglia, così tu, Signore, quando ti desterai, disprezzerai la loro vana
apparenza” (Salmo 73:20).
Il mondo rivedrà Cristo, non più come Salvatore ma come
Giudice. E dal momento in cui i riscattati saranno rapiti presso il loro
Salvatore, fino al giudizio finale, su questa terra cadranno i castighi
descritti nel libro dell’Apocalisse. Ma solo
Dio sa quando queste cose avverranno
(Matteo 24:36).
Che cosa rimarrà per chi non avrà creduto? Nulla, se non i
tormenti eterni.