“Io sono l’alfa e l’omega”, dice il Signore Dio, “colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente”.
Apocalisse 1:8
“Io
sono il primo e l’ultimo, e il vivente”.
Apocalisse 1:17
L’alfa e
l’omega
Alfa
è la prima lettera dell’alfabeto greco, omega è l’ultima. Nel secondo versetto
di oggi, anche il Signore Gesù dichiara di essere il primo e l’ultimo. Questi
versetti mettono in evidenza l’esistenza
eterna e la divinità di Gesù Cristo.
Egli è presente dall’inizio alla fine della storia dell’uomo e dell’universo.
L’alfa ci riporta alla creazione dei
mondi, quando era in preparazione tutto il necessario per la vita degli uomini
sulla terra e per la loro felicità. Gesù Cristo è il Dio Creatore e, come tale,
ha pieno diritto su ognuna delle sue creature. Eppure, quando si è fatto uomo, hanno
cercato di sbarazzarsi di lui crocifiggendolo. Ma non è rimasto nella morte. Sempre
nel libro dell’Apocalisse, Egli stesso pronuncia queste sorprendenti parole:
“Ero morto, ma ecco sono vivo per i secoli dei secoli” (1:18).
L’omega attira il nostro sguardo
sull’avvenire. Cristo avrà l’ultima parola su questa terra, teatro di tante
ingiustizie, guerre e sofferenze. Prenderà definitivamente presso di Sé quelli
che gli appartengono e successivamente stabilirà un regno di giustizia e di
pace (19:6). Poi, al momento del bilancio finale, giudicherà tutti quelli che
non lo hanno voluto come Salvatore (20:11-15).
Il
giorno della crocifissione, Gesù ha pregato per i suoi carnefici: “Padre, perdona
loro, perché non sanno quello che fanno” (Luca 23:34). Il perdono è ancora oggi
a disposizione di chiunque si pente, perché il Signore Gesù risorto vive per
sempre e salva definitivamente chi si confida in Lui, aprendogli la via della
felicità eterna nel cielo.
“Noi viventi verremo rapiti… così saremo sempre con il
Signore” (1 Tessalonicesi 4:17).