La mattina, mentre era ancora notte, Gesù si alzò, uscì e se ne andò in un luogo deserto, e là pregava.
Marco 1:35
Egli andò sul monte a pregare, e passò la notte in preghiera a
Dio.
Luca 6:12
Perché pregare? (2)
Quando
preghiamo, seguiamo l’esempio di Gesù Cristo, degli apostoli e dei Suoi
servitori. Il Signore era veramente l’Uomo di preghiera. Ha pregato tutta una
notte prima di scegliere i discepoli. Pregava prima di prendere cibo, pregava
davanti alle sofferenze della gente. Le Sue prime parole sulla croce, come pure
le ultime, sono state preghiere rivolte al Padre. Più tardi, è in risposta alla
Sua richiesta che il Padre ha mandato lo Spirito Santo. E ora, nel cielo, “vive
sempre” per intercedere per quelli che cercano Dio (Ebrei 7:25).
L’apostolo
Paolo era un uomo di preghiera, sia durante il suo ministero pubblico, sia
quand’era in prigione. Lui e uno dei suoi compagni, dopo essere stati picchiati
e incarcerati nella città di Filippi, “pregando, cantavano inni a Dio” (Atti
16:25). Nella prigione di Roma, Paolo pregava per le chiese dei credenti, e a
loro chiedeva di pregare per lui e di combattere con lui nelle preghiere
(Romani 15:30; 1 Tessalonicesi 5:25).
Quelli
che, nel corso dei secoli, sono stati zelanti e utili nella Chiesa, erano tutti
uomini e donne di preghiera. È per mezzo della preghiera che la Parola di Dio
si è sparsa nel mondo. Maria Stuarda, regina di Scozia del 16° secolo, diceva
di temere le preghiere di John Knox (pastore scozzese) più di un intero
esercito! Che si tratti di evangelisti, per mezzo dei quali numerose persone
sono venute al Signore, o di predicatori che hanno insegnato la Parola di Dio,
tutti hanno compreso l’importanza della preghiera. Seguiamo il loro
esempio!
(segue)