Parlando con un fratello mi raccontava di un suo conoscente che dopo aver fatto colazione al bar, nel raccogliere le chiavi che aveva appoggiate sul bancone, si è accorto che la sua mano non rispondeva più. Molto preoccupato è andato subito al pronto soccorso. Ed eccolo lì in un letto di ospedale, con il corpo sottoposto agli esami più approfonditi, con l'anima alla deriva e la sua vita di uomo attivo sconvolta. Visitato da questo fratello gli aveva rivelato le sue ansie: Chi farà il mio lavoro? La sua squadra di calcetto che doveva disputare le eliminatorie come avrebbero fatto? Niente riguardo alla sua anima o a ciò che sarebbe avvenuto “dopo”. I suoi pensieri riguardo a Cristo si limitavano a: era una brava persona ed è stato ucciso. Ma il Signore non aveva niente di simile agli altri al di fuori del corpo fisico.
Tutta la natura dell'insegnamento del Signore era diversa da quella di tutti gli altri. Il Signore attestò di avere un ruolo unico e una posizione unica fra tutti gli uomini.
Tutti erano delle pecore smarrite; Egli era invece il Buon Pastore venuto per cercarle e salvarle.
Tutti erano contagiati dalla malattia del peccato; Egli era il medico che era venuto a guarirli.
Tutti gli uomini erano immersi nelle tenebre del peccato; Egli era la luce del mondo.
Tutti erano affamati; Egli era il pane della vita.
Tutti erano morti nei loro falli e nei loro peccati; Egli era la vita e come il granello di frumento sarebbe caduto in terra (cioè morto) per portare molto frutto (vita).
Il Nuovo Testamento non si occupa solo di ciò fu ma anche di ciò che fece. Perciò non si è presentato solo come Signore, ovvero una persona “unica”, ma anche Salvatore che morì sulla croce per compiere un'opera “unica”.
Per comprendere la sua opera dobbiamo però comprendere chi siamo noi e chi è Lui. La sua opera fu compiuta per noi; fu l'opera intrapresa per persone bisognose di aiuto dall'unico che avesse le qualità necessarie per poter venire incontro ai loro bisogni.
“Poiché un fanciullo ci è nato, un figliuolo ci è stato dato, e l'imperio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace” Isaia 9:5.
Egli è l'Ammirabile, il più bello fra i figli degli uomini (Salmo 45:2). Non esiste nessuno pari a Lui. E' l'amico più affezionato di un fratello (Prov. 18:24) che ci ha amati anche quando eravamo dei nemici. E' un profeta che ha parlato come nessun altro uomo ha parlato. E' la roccia che dà l'acqua viva, di modo che se ne uno ne beve non avrà mai più sete. E' il sacerdote che è seduto alla destra di Dio e possiede un sacerdozio eterno. E' lo sposo che tornerà a prendere la sua sposa. E' il re dei re il Signore dei signori. Eppure sono moltitudini coloro che affermano: Non vogliamo che costui regni su noi. Luca 19:14.