(Gesù è morto) per liberare tutti quelli che dal timore della morte erano
tenuti schiavi per tutta la loro vita.
Ebrei 2:15
La morte
è stata sommersa nella vittoria. O morte, dov’è la tua vittoria?... Ringraziato
sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo.
1 Corinzi 15:54-57
Gesù Cristo, il grande vincitore della morte
Quel
venerdì sera due uomini depongono un corpo in una tomba nuova. Il defunto è
Gesù, il Figlio di Dio, colui che risuscitava i morti. Com’è possibile?
Gesù è
stato crocifisso. Anche se gli uomini sono pienamente responsabili della Sua
morte, non sono loro che hanno posto fine alla Sua vita. Egli l’ha sacrificata volontariamente: “Io depongo la mia vita
– ha detto – nessuno me la toglie, ma io la depongo da me” (Giovanni 10:17-18).
Ha risuscitato gli altri, e Lui, il Figlio di Dio, entra nel regno della morte!
Depone la Sua vita, ma poi la riprende:
“Ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla” (Giovanni 10:18).
Infatti,
la domenica mattina, la tomba era vuota. Gesù era risuscitato, aveva vinto la
morte. Si tratta di una vittoria senza precedenti, di un trionfo definitivo.
Un
giorno, alla voce potente del Figlio di Dio, al Suo grido di comando, i corpi
dei credenti, ritornati alla polvere, risusciteranno (1 Tessalonicesi 4:16). La
morte non potrà trattenerne nemmeno uno! Per beneficiare di questa vittoria del
Figlio di Dio sulla morte, bisogna prestare attenzione alla Sua voce. A quelli
che avranno rifiutato di ascoltarla durante la loro vita, non resterà che una
cosa terribile: “la morte seconda” o “lo stagno di fuoco” (Apocalisse 20:14).
In quel luogo, la voce di Dio non si farà più sentire.
“Dio ci
ha dato la vita eterna, e questa vita è nel Figlio Suo. Chi ha il Figlio ha la
vita” (1 Giovanni 5:11, 12).