Prima di essere afflitto andavo errando, ma ora osservo la Tua parola.
Salmo 119:67
Come son dolci le Tue parole al mio palato! Son più dolci
del miele alla mia bocca.
Salmo 119:103
La Tua parola è verità.
Giovanni 17:17
La Tua Parola mi ha fatto vivere
Lo scrittore russo Dostoevskij (1821-1881) fu condannato
alla fucilazione in seguito ad attività rivoluzionarie. La sua condanna fu poi
commutata in lavori forzati in Siberia. Di ritorno dalla prigionia, con il
Nuovo Testamento che aveva portato con sé, diceva: “Per me è tutto chiaro:
nessuno è più bello, più profondo, più comprensivo, più perfetto di Gesù
Cristo. Non può esistere qualcuno migliore di Lui. Se dovessero provarmi che
Gesù Cristo non è nella verità, preferirei rimanere con Lui che con la verità”.
Ma Lui ha detto: “Io sono la via, la verità e la vita” (Giovanni 14:6).
Sul letto di morte, Dostoevskij chiese il Nuovo
Testamento che tanto aveva letto in Siberia. Mostrò ai suoi figli quel piccolo
libro usato, e disse loro: “Non separatevi mai da questo libro, e soprattutto
non dubitate mai dell’amore e del perdono di Gesù”.
Questa testimonianza, resa al valore del libro di Dio e
all’amore di Gesù da parte di un uomo che ha sofferto tanto, si aggiunge a
quella di milioni di credenti, tanto da quelli che hanno trascorso un’esistenza
facile, quanto da quelli che hanno addirittura sacrificato la vita per non
rinnegare la loro fede.
Il Nuovo Testamento è la seconda parte della Bibbia. Nei
quattro Vangeli è raccontata la vita di Gesù Cristo, venuto per liberarci dal
peccato e aprirci la strada che porta alla pace con Dio e alla vita eterna.