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mercoledì 25 giugno 2025

25 giugno - Dio non ha risparmiato il proprio Figlio

Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Te ne stai lontano senza soccorrermi, senza dare ascolto alle parole del mio gemito!

Salmo 22:1

(Dio) non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti.

Romani 8:32

 

Dio non ha risparmiato il proprio Figlio

 

La vita di Gesù è stata caratterizzata dall’ubbidienza a Dio, Suo Padre. Gesù non ubbidiva per costrizione, ma per amore. Avvicinandosi alla croce, dice: “Affinché il mondo conosca che amo il Padre e opero come il Padre mi ha ordinato” (Giovanni 14:31). Ubbidendo alla volontà e al progetto di Dio, si lascia crocifiggere e sacrifica la Sua vita per uomini colpevoli. Così proclama davanti al mondo il Suo amore per il Padre e, nello stesso tempo, il Suo amore per noi. Egli è stato “ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce” (Filippesi 2:8). Nessun amore umano può essere paragonato all’amore del Padre per il Figlio, e del Figlio per il Padre.

È questo amore che ha condotto Gesù alla croce. La giustizia di Dio esigeva un riscatto per poter fare grazia a noi colpevoli, e Gesù si è caricato dei nostri peccati, è stato fatto “peccato per noi” (2 Corinzi 5:21). Dio stesso l’ha colpito. Come il profeta Isaia aveva preannunciato, “è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni… il SIGNORE ha fatto ricadere su di Lui l’iniquità di noi tutti” (Isaia 53:5-10).

“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” (Matteo 27:46). Con questo grido, in quelle ore di indicibile sofferenza, il Signore si rivolge a Dio che ama e al quale continua ad affidarsi. In quei momenti, il Dio santo, che non può tollerare il peccato, abbandona Suo Figlio che si è caricato dei nostri peccati!

Dio ci ha donato il Figlio Suo, e il Figlio ha dato Sé stesso. “Il Figlio di Dio… mi ha amato e ha dato se stesso per me” (Galati 2:20). “Dio è amore” (1 Giovanni 4:8).