Da tempi lontani il SIGNORE mi è apparso. “Sì, io ti amo di un amore eterno; perciò ti prolungo la mia bontà”.
Geremia 31:3
Ho capito che Gesù mi amava (1)
Yoneko era una bambina felice ma, ancora in giovane età,
questa felicità le fu strappata dalla morte improvvisa della madre. Disperata,
incapace di sopportare quel dolore, decise di porre fine ai suoi giorni. Il
primo tentativo di suicidio fallì. Yoneko sopravvisse, pesantemente menomata e
ancora più disperata. Avevo perso l’uso delle gambe, avevo perso un braccio e
due dita dell’altra mano.
All’ospedale ricevette regolarmente le visite di un
giovane cristiano, Akitoshi, accompagnato da un suo amico. Yoneko li accoglieva
cordialmente, ma restava contraria al cristianesimo. Un giorno Akitoshi ebbe
l’idea di portare a Yoneko la registrazione di un messaggio sull’incontro di
Cristo coi due discepoli sulla strada di Emmaus, descritto nel Vangelo di Luca
24:13-30.
“Erano le nove di sera, racconta Yoneko, quando i due
amici arrivarono. Ero in piena depressione e pensavo solo alla morte che presto
mi avrebbe portato la liberazione; ma fui subito catturata dalle parole di
Akitoshi. Diceva che Gesù mi amava e che non si preoccupava del mio odio verso
di Lui. Che era venuto sulla terra per morire sulla croce e poi risuscitare per
avvicinarmi a Sé. Aveva camminato con quei due uomini sulla strada di Emmaus ed
ora voleva camminare con me. Nonostante i miei brutti anni passati e tutto ciò
che era successo, voleva avermi fra le Sue braccia”
(segue)