Vegliate
dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.
Siate
pronti; perché, nell’ora che non pensate, il Figlio dell’uomo verrà.
Matteo 25:13;
24:44
Prima che sia
troppo tardi
Ci sono degli appuntamenti a cui non
possiamo mancare: la partenza del treno o dell’aereo, le prove d’un concorso,
un colloquio per un lavoro, ecc. Appuntamenti importanti, occasioni che non si
ripeteranno.
Anche nelle nostre relazioni con gli
altri a volte lasciamo passare l’occasione, forse unica, di dire una parola
d’incoraggiamento, di verità. Stiamo attenti. Siamo irritati o in conflitto con
qualcuno? Andiamogli incontro; non perdiamo l’occasione di regolare una
divergenza, di chiarire un’incomprensione. Nella vita, non possiamo mai sapere
quando sarà l’ultima occasione.
Anzitutto, regoliamo la nostra situazione
con Dio: “Ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua
giovinezza, prima che vengano i cattivi giorni e giungano gli anni dei quali
dirai: «Io non ci ho più alcun piacere»” (12:1). Nella Bibbia, “ricordarsi di
Dio” è più che pensare a Lui; è avere
una relazione reale, vivente con Lui, fare un posto per Lui nella nostra
vita. È del proprio Creatore che ci si deve ricordare, Colui che ci ha dato
tutto. Senza di Lui non siamo nulla e non possiamo nulla. E, tutto questo, va
fatto “prima che vengano i cattivi giorni”, prima che le nostre facoltà si
deteriorino.
Non rimandiamo a interessarci di Dio;
domani potrebbe già essere troppo tardi. Ricordiamoci di Lui con l’intento di
conoscerlo per mezzo della fede e ricevere il Suo perdono e la sua salvezza.