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martedì 9 febbraio 2016

9 Febbraio

Mi meraviglio che così presto voi passiate… a un altro vangelo. Ché poi non c'è un altro vangelo; però ci sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo.
Galati 1:6-7

Cosa pensare dei vangeli “apocrifi”?

Alcuni anni fa certi vangeli detti “apocrifi” (o nascosti) sono stati pubblicizzati dai mezzi di comunicazione. Alcuni si sono spinti ad affermare che la Chiesa avrebbe scartato questi documenti per nascondere delle verità che non corrispondevano ai suoi dogmi. Cosa dobbiamo pensare?
I vangeli apocrifi sono stati redatti uno o più secoli dopo Cristo, mentre quelli inclusi nel Nuovo Testamento sono stati scritti nei decenni che hanno seguito la morte e la risurrezione del Signore. Molti testimoni oculari della vita e degli insegnamenti di Gesù erano ancora vivi quando i Vangeli sono stati redatti, e i loro autori sono stati molto vicini a Lui (Luca 1:1-3). Niente di tutto questo per i vangeli apocrifi, scritti quando già imperversavano eresie di ogni tipo volte a deformare la persona di Cristo e il valore del suo sacrificio.
I racconti di quei vangeli, apparentemente cristiani ma non ispirati da Dio, hanno favorito la diffusione di quelle eresie e la nascita di nuove. Ma Dio, che sa tutto in anticipo, mette in guardia i credenti contro quelle dottrine mediante gli scritti degli apostoli (1 Timoteo 6:20, 21; Colossesi 2:18; 2 Pietro 2:1). I veri cristiani respingono quei libri apocrifi, non per nascondere la verità, ma per respingere la menzogna. La Parola di Dio ci dà tre criteri per smascherare i falsi vangeli:
1. Raccontano, più o meno apertamente, che Gesù non viene da Dio e che non è, allo stesso tempo, uomo e Dio (1 Giovanni 4:3, 4).
2. Gli scrittori si esprimono secondo il linguaggio del mondo (1 Giovanni 4:6).
3. Le dottrine non sono conformi ai sani insegnamenti dati dagli apostoli nelle loro Lettere (1 Giovanni 4:6).

Questi tre criteri permettono di riconoscere ciò che non è Parola di Dio ma parola di uomini.