Mi meraviglio che così presto voi passiate… a un altro vangelo. Ché poi non
c'è un altro vangelo; però ci sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire
il vangelo di Cristo.
Galati 1:6-7
Cosa pensare dei
vangeli “apocrifi”?
Alcuni anni fa certi vangeli detti
“apocrifi” (o nascosti) sono stati pubblicizzati dai mezzi di comunicazione.
Alcuni si sono spinti ad affermare che la Chiesa avrebbe scartato questi
documenti per nascondere delle verità che non corrispondevano ai suoi dogmi.
Cosa dobbiamo pensare?
I vangeli apocrifi sono stati redatti uno
o più secoli dopo Cristo, mentre quelli inclusi nel Nuovo Testamento sono stati
scritti nei decenni che hanno seguito la morte e la risurrezione del Signore.
Molti testimoni oculari della vita e
degli insegnamenti di Gesù erano ancora vivi quando i Vangeli sono stati
redatti, e i loro autori sono stati molto vicini a Lui (Luca 1:1-3). Niente di
tutto questo per i vangeli apocrifi, scritti quando già imperversavano eresie
di ogni tipo volte a deformare la persona di Cristo e il valore del suo
sacrificio.
I racconti di quei vangeli,
apparentemente cristiani ma non ispirati da Dio, hanno favorito la diffusione
di quelle eresie e la nascita di nuove. Ma Dio, che sa tutto in anticipo, mette in guardia i credenti contro
quelle dottrine mediante gli scritti degli apostoli (1 Timoteo 6:20, 21;
Colossesi 2:18; 2 Pietro 2:1). I veri cristiani respingono quei libri apocrifi, non per nascondere la verità, ma
per respingere la menzogna. La Parola di Dio ci dà tre criteri per smascherare
i falsi vangeli:
1. Raccontano, più o meno apertamente,
che Gesù non viene da Dio e che non è, allo stesso tempo, uomo e Dio (1
Giovanni 4:3, 4).
2. Gli scrittori si esprimono secondo il
linguaggio del mondo (1 Giovanni 4:6).
3. Le dottrine non sono conformi ai sani insegnamenti dati dagli apostoli nelle
loro Lettere (1 Giovanni 4:6).
Questi tre criteri permettono di
riconoscere ciò che non è Parola di Dio ma parola di uomini.