Professano di conoscere Dio, ma lo rinnegano con
i fatti… incapaci di qualsiasi opera buona.
Quelli che hanno creduto in Dio abbiano cura di
dedicarsi a opere buone.
Tito 1:16; 3:8
Le buone opere
La buone opere sono la dimostrazione della
realtà della nostra fede. “A che serve, fratelli miei, se uno dice di aver fede
ma non ha opere? Può la fede salvarlo?” (Giacomo 2:14). Facciamo attenzione a
non essere come coloro che, come dice il versetto di oggi, “professano di
conoscere Dio ma lo rinnegano con i fatti”!
Le buone opere sono il prodotto della santità e
dell'amore. Pensiamo alle opere
del Signore Gesù, il “santo servitore di Dio”, “unto dallo Spirito Santo”: non
ce n'era neppure una che non fosse un'opera d'amore. Lo stesso facevano i suoi discepoli. In Ebrei 10:24 leggiamo che
le buone opere derivano dall'amore e ne sono inseparabili.
In Efesini 2:10 leggiamo che il cristiano è
creato in Gesù Cristo per le buone opere, quelle che Dio stesso ha
“precedentemente preparate”; noi non dobbiamo far altro che praticarle. Esse
hanno lo scopo di fare la sua volontà ed essergli graditi (Ebrei 13:21).
Queste buone opere, preparate da Dio e non da
noi, sono contraddistinte dal nome di
Cristo (Atti 4: 9-10) e sono compiute verso
Cristo (Marco 14:6); lo sono anche verso
i santi (Atti 9:36) e verso tutti gli
uomini (Galati 6:10), ma sono sempre
fatte per Cristo. “Egli ha dato se stesso per noi… per purificarsi un
popolo che gli appartenga, zelante nelle opere buone” (Tito 2:14).