Dio ha scelto le cose pazze del mondo per
svergognare i sapienti; Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare
le forti… perché nessuno si vanti di fronte a Dio.
1
Corinzi 1:27,29
La potenza di
Dio si compie nella debolezza
(2 Corinzi 12:9)
Ecco qualche esempio di questo principio tratto
dalla Bibbia.
Dopo la morte di Giuseppe, il figlio del
patriarca Giacobbe, gli Israeliti sono oppressi in Egitto. Il Faraone li tratta
con durezza. Per liberarli, Dio sceglie Mosè, che da quarant’anni faceva il
pastore. Quando il popolo, inseguito dal suo oppressore, si trova intrappolato
fra il deserto e il mar Rosso (Esodo 14:16), Mosè stende un bastone sul mare.
Un “forte vento orientale” divide il mare in due per permettere al popolo di
passare.
Molti anni dopo, il popolo d’Israele è in guerra
contro i Filistei. Questi hanno un campione di nome Golia, che sfida tutti a
misurarsi con lui in un combattimento a corpo a corpo. I guerrieri più esperti
sono terrorizzati; la situazione sembra senza uscita. Allora Dio si serve di un
umile ragazzo, Davide, che non aveva mai combattuto né portato armi. Davide
abbatte il terribile gigante con una sola pietra lanciata con la sua fionda (1
Samuele 17).
Ancora più tardi, Naaman, ufficiale del re di
Siria, ha una malattia mortale: la lebbra. Ma la grazia di Dio non conosce
frontiere, e si serve d’una ragazzina, che era schiava nella casa del grande
ufficiale, per fargli sapere che Eliseo, il profeta, poteva guarirlo (2 Re 5).
È così che Dio fa risplendere la sua potenza,
scegliendo delle persone deboli per realizzare i suoi piani. Così egli mostra
che tutta la forza viene da Lui, e
toglie all’uomo ogni pretesa di capacità o di potere personale. Il credente si
inchina davanti a Dio con riconoscenza e adorazione.