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venerdì 10 febbraio 2017

10 Febbraio

Dio ha scelto le cose pazze del mondo per svergognare i sapienti; Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti… perché nessuno si vanti di fronte a Dio.
1 Corinzi 1:27,29

La potenza di Dio si compie nella debolezza
(2 Corinzi 12:9)

Ecco qualche esempio di questo principio tratto dalla Bibbia.
Dopo la morte di Giuseppe, il figlio del patriarca Giacobbe, gli Israeliti sono oppressi in Egitto. Il Faraone li tratta con durezza. Per liberarli, Dio sceglie Mosè, che da quarant’anni faceva il pastore. Quando il popolo, inseguito dal suo oppressore, si trova intrappolato fra il deserto e il mar Rosso (Esodo 14:16), Mosè stende un bastone sul mare. Un “forte vento orientale” divide il mare in due per permettere al popolo di passare.
Molti anni dopo, il popolo d’Israele è in guerra contro i Filistei. Questi hanno un campione di nome Golia, che sfida tutti a misurarsi con lui in un combattimento a corpo a corpo. I guerrieri più esperti sono terrorizzati; la situazione sembra senza uscita. Allora Dio si serve di un umile ragazzo, Davide, che non aveva mai combattuto né portato armi. Davide abbatte il terribile gigante con una sola pietra lanciata con la sua fionda (1 Samuele 17).
Ancora più tardi, Naaman, ufficiale del re di Siria, ha una malattia mortale: la lebbra. Ma la grazia di Dio non conosce frontiere, e si serve d’una ragazzina, che era schiava nella casa del grande ufficiale, per fargli sapere che Eliseo, il profeta, poteva guarirlo (2 Re 5).

È così che Dio fa risplendere la sua potenza, scegliendo delle persone deboli per realizzare i suoi piani. Così egli mostra che tutta la forza viene da Lui, e toglie all’uomo ogni pretesa di capacità o di potere personale. Il credente si inchina davanti a Dio con riconoscenza e adorazione.