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lunedì 20 febbraio 2017

20 febbraio

“Voi, non temete; perché io so che cercate Gesù, che è stato crocifisso. Egli non è qui, perché è risuscitato come aveva detto”.
Matteo 28:5-6

Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti.
Filippesi 4:6

Non temete

Gesù ha detto sovente ai discepoli “Non temete”, perché sapeva che erano paurosi. Hanno avuto paura, per esempio, quando era venuto verso loro camminando sul mare, perché non l’avevano riconosciuto (Matteo 14:27). Non erano certi che fosse veramente Gesù. Hanno avuto paura al momento del suo arresto, e si sono ancora più spaventati quando l’hanno visto risuscitato (Luca 24:37). Ma quale pace hanno provato quando lo hanno sentito!
Di che cosa non bisogna avere paura? Anzitutto della consapevolezza di ciò che siamo nei confronti di Dio. Pietro un giorno prese coscienza di questo e disse a Gesù: “Allontanati da me, perché sono un peccatore”. Allora Gesù gli rispose: “Non temere” (Luca 5: 8,10). La consapevolezza delle nostre colpe non può che spaventarci di fronte all’assoluta santità di Dio. Ma il Dio santo è anche il Dio d’amore che perdona e cancella le colpe di chi va a lui mediante la fede.
Non dobbiamo avere paura nemmeno degli uomini, né del futuro, sempre se mettiamo la nostra fiducia nel Signore. Potremo allora dire con tranquillità: “Il Signore è il mio aiuto; non temerò. Che cosa potrà farmi l’uomo?” (Ebrei 13:6).

In realtà, la sola persona di cui dobbiamo avere timore è Dio (1 Pietro 2:27). Un timore che non è paura di lui, ma rispetto profondo. Temiamo di dispiacergli! Il timore di Dio, abbinato alla fiducia in lui, è l’unico vero rimedio alle molte paure che angosciano gli esseri umani.