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mercoledì 8 febbraio 2017

8 Febbraio

Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire.
Esodo 20: 4–5

(L’apostolo Paolo scriveva ai credenti di Corinto:) Fuggite l’idolatria.
1 Corinzi 10:14

Il secondo comandamento: Nessun idolo

Questo secondo comandamento, che mette al bando ogni idolo, è il seguito logico del primo: Non avere altro Dio all’infuori di me. Se Dio dev’essere riconosciuto come unico, Lui solo dev’essere adorato. Dio, che è spirito, può essere ridotto a una rappresentazione materiale della sua persona, raffigurato con statue, disegni o altre immagini? La Bibbia ci ricorda cosa sono gli idoli: “opera della mano dell’uomo. Hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non odono” (Salmo 115:4-8). Adorare questi oggetti è un’offesa a Dio. Il culto delle immagini era largamente praticato in Egitto dove gli Ebrei avevano soggiornato per quattro secoli, e l’idolatria regnava in Canaan dove quegli stessi Ebrei, a cui Dio diede la sua legge, stavano per entrare.
Ma anche oggi, nei nostri paesi cristianizzati, che dire della popolarità di certi oggetti a cui si attribuisce il potere di proteggere, di guarire, di portare fortuna?
L’idolatria può anche essere ideologica. Non vediamo forse una sorta di “adorazione” delle celebrità dello sport e dello spettacolo? Inoltre, i piaceri, il denaro, i divertimenti, il gioco possono avere un tale dominio su noi fino a diventare dei veri e propri “idoli”.

Dio esige l’esclusività; odia ogni forma di idolatria. Egli si è rivelato in Gesù Cristo come un Dio direttamente accessibile a chi si avvicina a lui con umiltà e sincerità. Che onore per noi poterlo pregare e adorare senza intermediari! Essere adorato in spirito e verità, questo è il suo desiderio (Giovanni 4:24).