Non farti scultura, né immagine alcuna delle
cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la
terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire.
Esodo
20: 4–5
(L’apostolo
Paolo scriveva ai credenti di Corinto:) Fuggite l’idolatria.
1
Corinzi 10:14
Il
secondo comandamento: Nessun idolo
Questo secondo comandamento, che mette al bando
ogni idolo, è il seguito logico del primo: Non avere altro Dio all’infuori di
me. Se Dio dev’essere riconosciuto come unico, Lui solo dev’essere adorato. Dio, che è spirito, può essere ridotto
a una rappresentazione materiale della sua persona, raffigurato con statue,
disegni o altre immagini? La Bibbia ci ricorda cosa sono gli idoli: “opera
della mano dell’uomo. Hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono,
hanno orecchi e non odono” (Salmo 115:4-8). Adorare questi oggetti è un’offesa
a Dio. Il culto delle immagini era largamente praticato in Egitto dove gli
Ebrei avevano soggiornato per quattro secoli, e l’idolatria regnava in Canaan
dove quegli stessi Ebrei, a cui Dio diede la sua legge, stavano per entrare.
Ma anche oggi, nei nostri paesi cristianizzati,
che dire della popolarità di certi oggetti a cui si attribuisce il potere di
proteggere, di guarire, di portare fortuna?
L’idolatria può anche essere ideologica. Non
vediamo forse una sorta di “adorazione” delle celebrità dello sport e dello
spettacolo? Inoltre, i piaceri, il denaro, i divertimenti, il gioco possono
avere un tale dominio su noi fino a diventare dei veri e propri “idoli”.
Dio esige l’esclusività; odia ogni forma di
idolatria. Egli si è rivelato in Gesù Cristo come un Dio direttamente
accessibile a chi si avvicina a lui con umiltà e sincerità. Che onore per noi poterlo pregare e adorare senza
intermediari! Essere adorato in
spirito e verità, questo è il suo desiderio (Giovanni 4:24).