Paolo, servo di Dio e
apostolo di Gesù Cristo, per promuovere… la conoscenza della verità, nella
speranza della vita eterna promessa prima di tutti i secoli da Dio che non può
mentire.
Tito
1:1-2
La
speranza della vita eterna
L'apostolato affidato a Paolo aveva come base
"la speranza della vita eterna". Questa speranza non ha nulla di vago né d'incerto, come la speranza umana, ma è
una certezza, perché essa appartiene alla fede. La vita eterna
era stata "promessa prima di tutti i secoli da Dio"; e come potrebbe
Dio smentire la sua promessa eterna? Egli ha detto: "Nessuno è simile a
me. Io annunzio la fine fin dal principio... io dico: Il mio piano
sussisterà" (Isaia 46:10).
Gli "eletti di Dio" possiedono già ora
questa vita, mediante la fede in un Cristo morto e risorto (Giovanni 6:54).
"Egli è il vero Dio e la vita eterna" (1 Giovanni 5:20). Chiunque crede in lui ha questa vita, non la vita umana
peritura, ma una vita spirituale senza fine, la vita di Dio stesso, una vita
capace di conoscere Dio, di godere di Lui, di avere comunione con Lui, il
Padre, e col suo Figlio, Gesù Cristo. Senza dubbio, finché si è sulla terra, il
godimento di questa vita da parte del cristiano sarà imperfetto; ma ne
realizzeremo tutto il valore quando saremo nella gloria, quando vedremo Lui, la
nostra vita, e gli saremo simili.
Questa è la dottrina cristiana, l'essenza stessa del vero
cristianesimo. Quali ricchezze, che felicità e che pace godiamo nelle nostre relazioni con Dio! Quale gioia nella comunione con Lui! Quale certezza per l'avvenire! C'è forse una
conoscenza che possa essere paragonata a quella che l'Evangelo ci dà?