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martedì 21 febbraio 2017

21 febbraio

“La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza”. Perciò molto volentieri mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me… Quando sono debole allora sono forte.
2 Corinzi 12:9-10

Debole o forte?

La vita umana è una strada che va dalla debolezza alla debolezza. Il neonato è debole, e dipende completamente dalla madre. Il vecchio ugualmente dipende dalle cure degli altri. Ma, indipendentemente dall’età, siamo tutti fragili e con poca forza. Nessuno è esente da fatiche, malattie, incidenti. Credersi forti e invulnerabili equivale a respingere un aspetto fondamentale della nostra vita. Dobbiamo invece accogliere e amare gli altri così come sono, deboli o fragili.
Non è perché siamo credenti che non incontreremo più fatiche, delusioni, sofferenza… È una constatazione pessimistica? No, perché chi ne prende coscienza e mette semplicemente la propria fiducia in Dio scopre che la sua debolezza non è un ostacolo per servire Dio. Anzi. L’apostolo Paolo scriveva: “Quando sono debole, allora sono forte”. Il sentimento di non avere alcuna risorsa in me dà a Dio la possibilità di mettere in azione le sue mediante il suo Spirito. Molti credenti hanno sperimentato che Dio si è servito di loro quand’erano bisognosi, malati, disabili, anziani. In queste situazioni estreme si sono veramente affidati a Dio. Lo hanno pregato e Dio li ha esauditi. Il sentimento della loro impotenza è stato come una chiave per aprire dei cuori chiusi all’amore di Dio.

Beato il credente che ha imparato e ricevere ogni cosa dalla mano del Signore, e che cerca in Dio la forza per compiere ogni cosa e sopportare ogni cosa!