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mercoledì 10 maggio 2017

10 maggio

(Gesù disse:) “Investigate le Scritture! Esse son quelle che rendono testimonianza di me”.
Giovanni 5:39


Si dovevano compiere tutte le cose scritte di me nella legge di Mosè, nei profeti e nei Salmi. Allora aprì loro la mente per capire le Scritture.

Luca 24:44-45


Cristo e le Scritture (I)

Nella Bibbia, il termine “Scritture” sta a significare molto di più di un semplice documento scritto. Innanzitutto designa i 39 libri dell’Antico Testamento, poi anche i 27 libri che formano il Nuovo Testamento. Tutti questi libri ispirati da Dio formano un tutto unico: la Bibbia. Anche se più tardi molte opere interessanti sono state scritte da autori cristiani, non si tratta assolutamente di scritti ispirati e non possono essere considerate “Scritture”.
L’Antico Testamento ci parla in anticipo di Gesù
Un lettore attento noterà che tutto l’Antico Testamento ci annuncia Gesù e la sua opera alla croce per mezzo di personaggi, oggetti, simboli o allusioni dirette. Dopo la sua risurrezione, il Signore si unisce a due discepoli che si recano a Emmaus e spiega loro la necessità delle sue sofferenze e della gloria che ne sarebbe seguita. A questo scopo, Egli inizia dai cinque libri di Mosè, poi continua con i profeti e i Salmi, e così per mezzo delle Scritture spiega loro tutto ciò che lo riguardava (Luca 24:13-46).
Gesù compie le Scritture

Egli dichiara di essere venuto per compiere la legge e i profeti (Matteo 5:17). Inizia il suo ministero in Galilea, predica la parola senza fare comizi, guarisce i malati, libera gli infermi, si scontra con l’incredulità del popolo, poi parla in parabole in conformità alle profezie di Isaia (Isaia 9:1; 42:1; 35:5; 53:1; 6:9). Che meraviglia considerare la Parola diventata carne e venuta ad abitare in mezzo a noi! (Giovanni 1:14).