(Gesù disse:) “Investigate le Scritture! Esse son quelle che rendono
testimonianza di me”.
Giovanni 5:39
Si dovevano
compiere tutte le cose scritte di me nella legge di Mosè, nei profeti e nei
Salmi. Allora aprì loro la mente per capire le Scritture.
Luca 24:44-45
Cristo e le
Scritture (I)
Nella
Bibbia, il termine “Scritture” sta a significare molto di più di un semplice
documento scritto. Innanzitutto designa i 39 libri dell’Antico Testamento, poi
anche i 27 libri che formano il Nuovo Testamento. Tutti questi libri ispirati
da Dio formano un tutto unico: la Bibbia. Anche se più tardi molte opere
interessanti sono state scritte da autori cristiani, non si tratta
assolutamente di scritti ispirati e non possono essere considerate “Scritture”.
L’Antico
Testamento ci parla in anticipo di Gesù
Un
lettore attento noterà che tutto l’Antico Testamento ci annuncia Gesù e la sua
opera alla croce per mezzo di personaggi, oggetti, simboli o allusioni dirette.
Dopo la sua risurrezione, il Signore si unisce a due discepoli che si recano a
Emmaus e spiega loro la necessità delle sue sofferenze e della gloria che ne
sarebbe seguita. A questo scopo, Egli inizia dai cinque libri di Mosè, poi
continua con i profeti e i Salmi, e così per mezzo delle Scritture spiega loro
tutto ciò che lo riguardava (Luca 24:13-46).
Gesù
compie le Scritture
Egli dichiara di essere venuto per
compiere la legge e i profeti (Matteo 5:17). Inizia il suo ministero in
Galilea, predica la parola senza fare comizi, guarisce i malati, libera gli
infermi, si scontra con l’incredulità del popolo, poi parla in parabole in
conformità alle profezie di Isaia (Isaia 9:1; 42:1; 35:5; 53:1; 6:9). Che
meraviglia considerare la Parola diventata carne e venuta ad abitare in mezzo a
noi! (Giovanni 1:14).