Queste cose avvennero loro per servire da
esempio e sono state scritte per ammonire noi, che ci troviamo nella fase
conclusiva delle epoche.
1 Corinzi
10:11
La nostra
Pasqua, cioè Cristo, è stata immolata.
1 Corinzi
5:7
Capire la
Bibbia: i simboli e i tipi (II)
Dio è
invisibile, è spirito. Le realtà che lo riguardano non sono dunque materiali,
ma spirituali. Per insegnarci, Dio ha usato dei simboli che rappresentano delle
verità astratte per mezzo di cose concrete.
Per interpretare i simboli della Bibbia,
bisogna essere prudenti. Una semplice regola consiste nel limitarsi anzitutto
alle applicazioni che il Nuovo Testamento fa di numerose realtà dell’Antico.
Ricordiamone alcune:
- Adamo “è figura di colui che doveva
venire”, cioè di Cristo, il capostipite della dinastia dei credenti (Romani
5:14).
- Il sangue di Abele parla in anticipo di
quello di Cristo (Ebrei 12:24).
- La roccia da cui scaturì l’acqua nel
deserto rappresenta Cristo, sorgente di ristoro (1 Corinzi 10:4).
- La manna è anch’essa un tipo del Signore
Gesù, il pane vivente disceso dal cielo (Giovanni 6:48-50).
- L’agnello pasquale rappresentava Gesù,
sacrificato per la nostra redenzione (1 Corinzi 5:7)
- Il tabernacolo nel deserto era un’immagine
del cielo, la sfera della presenza di Dio (Ebrei 8:5).
Così,
numerosi elementi descritti nell’Antico Testamento, ci aiutano a capire l’opera
di Cristo e le caratteristiche meravigliose della sua persona.