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lunedì 1 maggio 2017

1 maggio

Queste cose avvennero loro per servire da esempio e sono state scritte per ammonire noi, che ci troviamo nella fase conclusiva delle epoche.

1 Corinzi 10:11


La nostra Pasqua, cioè Cristo, è stata immolata.

1 Corinzi 5:7

 

Capire la Bibbia: i simboli e i tipi (II)


Dio è invisibile, è spirito. Le realtà che lo riguardano non sono dunque materiali, ma spirituali. Per insegnarci, Dio ha usato dei simboli che rappresentano delle verità astratte per mezzo di cose concrete.
Per interpretare i simboli della Bibbia, bisogna essere prudenti. Una semplice regola consiste nel limitarsi anzitutto alle applicazioni che il Nuovo Testamento fa di numerose realtà dell’Antico. Ricordiamone alcune:
- Adamo “è figura di colui che doveva venire”, cioè di Cristo, il capostipite della dinastia dei credenti (Romani 5:14).
- Il sangue di Abele parla in anticipo di quello di Cristo (Ebrei 12:24).
- La roccia da cui scaturì l’acqua nel deserto rappresenta Cristo, sorgente di ristoro (1 Corinzi 10:4).
- La manna è anch’essa un tipo del Signore Gesù, il pane vivente disceso dal cielo (Giovanni 6:48-50).
- L’agnello pasquale rappresentava Gesù, sacrificato per la nostra redenzione (1 Corinzi 5:7)
- Il tabernacolo nel deserto era un’immagine del cielo, la sfera della presenza di Dio (Ebrei 8:5).

Così, numerosi elementi descritti nell’Antico Testamento, ci aiutano a capire l’opera di Cristo e le caratteristiche meravigliose della sua persona.