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sabato 20 maggio 2017

20 maggio

Gesù fece questo primo dei suoi segni miracolosi in Cana di Galilea, e manifestò la sua gloria, e i suoi discepoli credettero in lui.

Giovanni 2:11


                                                                   Il primo dei suoi miracoli                                                                                                                                        Leggere Giovanni 2:1-11


Gesù è invitato a nozze con Maria, sua madre, e i suoi discepoli. In quell’occasione, alla parola dell’umile figlio del falegname di Nazaret l’acqua è trasformata in vino. Non c’è bisogno d’uva, né di alcun processo di vinificazione per fornire vino della miglior qualità. Come avvenne alla creazione “egli parlò, e la cosa fu” (Salmo 33:9). Prerogativa divina! Gesù è Dio.
I miracoli del Signore Gesù spesso sono chiamati “segni”. Infatti il miracolo è un segno per la fede (Giovanni 20:30-31), e testimonia la grandezza del Figlio di Dio, il nostro Signore Gesù Cristo.
Ogni minimo dettaglio della vita di Gesù rivela qualcosa del mistero della sua persona. I suoi miracoli sottolineano la sua natura divina e la sua compassione per l’umanità sofferente. Il Signore, con la moltiplicazione dei pani, ci ha fatto capire che Lui è il pane della vita; quando rende la vista al cieco nato, egli dimostra di essere la luce del mondo. La risurrezione di Lazzaro rivela il Signore come la risurrezione e la vita.

Qui, alle nozze di Cana, questo primo dei suoi miracoli simboleggia la gratuità e l’abbondanza della vita e della gioia che Dio offre agli uomini. Il maestro di tavola si stupisce che quel vino sia migliore di quello che era stato offerto fino ad allora. Egli riscontra il fatto, ma la grandezza di Gesù, fatta d’umiltà e di bontà accompagnata dalla potenza divina, è stata percepita? Solo la fede nel Figlio di Dio può farci scoprire le meraviglie contenute nel Vangelo. Leggiamolo fissando gli occhi su di Lui.