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martedì 2 maggio 2017

2 maggio

Nessuna profezia della Scrittura proviene da un’interpretazione personale; infatti… degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo.
2 Pietro 1:20-21

Adora Dio! Perché la testimonianza di Gesù è lo spirito della profezia.

Apocalisse 19:10


Capire la Bibbia: le profezie (III)

Dio domina il tempo e lo spazio: Egli può parlare allo stesso tempo del passato, del presente e del futuro. Dei 66 libri della Bibbia, 17 sono quasi interamente profetici, e molti altri lo sono in parte.
Prima della venuta di Cristo, i profeti annunciavano avvenimenti futuri – ad esempio una carestia – che spesso si realizzavano durante la loro vita. Ma parlavano anche di avvenimenti molto più lontani nel tempo della storia d’Israele. Erano ispirati dallo Spirito Santo e trasmettevano la Parola di Dio. Parlavano in anticipo del Messia, Gesù Cristo, e testimoniavano delle sue sofferenze e delle sue glorie future (1 Pietro 1:10-11).
Ogni profeta aveva il proprio messaggio, ma tutti hanno annunciato qualche particolare che riguardava il Messia: uno ha precisato il luogo della nascita, un altro l’epoca e le circostanze della sua venuta, un altro le caratteristiche del suo ministero pubblico. Quasi tutti hanno profetizzato la sua divinità e la sua morte.
Ecco la meraviglia delle profezie: esse si completano a vicenda e fanno luce, anticipatamente, sulla persona e sull’opera del Signore Gesù. Questo è un fatto che ci convince a credere nella veridicità del messaggio contenuto nella Bibbia e a ricevere come parola di Dio ciò che essa ci insegna.

La profezia è una lampada che splende in un luogo oscuro nell’attesa del gran giorno del Signore (2 Pietro 1:19). Essa non dice tutto, non rischiara l’intero paesaggio, ma rischiara il nostro cammino e ci colloca nella storia del mondo.