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venerdì 12 maggio 2017

12 maggio

Sono simile al pellicano del deserto, son come il gufo dei luoghi desolati. Veglio e sono come il passero solitario sul tetto.

Salmo 102:6-7


La solitudine 

Sei solo? senza famiglia? soffri per l’incomprensione o l’isolamento, anche se ti trovi in mezzo alla folla? Gesù ha conosciuto questo tipo di sofferenza: è stato solo e incompreso, anche dai suoi discepoli più vicini. Ma Gesù non vuole che tu sia solo; Egli ha detto: “Io sono il buon pastore… Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono; e io do loro la vita eterna e non periranno mai e nessuno le rapirà dalla mia mano… e nessuno può rapirle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo uno” (Giovanni 10:14, 27-30). C’è la mano del Padre che ti sostiene e quella del Figlio che ti protegge. Che cosa puoi temere?
Il Signore è giunto fino alla morte per salvare coloro che credono in lui. Lui, il Santo e il Giusto, è stato abbandonato da Dio quando, sulla croce, espiava i nostri peccati. Ora, nulla può separare da Dio colui i cui peccati sono stati cancellati.

Un credente può sentirsi solo, ma in realtà non lo è poiché, anche se non se ne rende conto, Gesù è sempre accanto a lui. Il Signore dice a ciascuno dei suoi riscattati: “Io non ti lascerò e non ti abbandonerò” (Ebrei 13:5). “Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente” (Matteo 28:20). È come un percorso su una strada con un filare di alberi. Tu puoi scegliere di camminare al sole o all’ombra, ma quando sei all’ombra, non senti più il calore del sole che, tuttavia, continua a brillare.