Cristo… non commise peccato, e nella sua
bocca non si è trovato inganno.
1 Pietro 2:21, 22
L’esempio da seguire
Due
passeggeri nello scompartimento di un treno iniziarono a parlare di argomenti
religiosi. Uno di loro, oppositore del cristianesimo, cercava di spiegare il
suo rifiuto della fede criticando con sarcasmo le debolezze dei cristiani.
Un altro, un anziano credente, ascoltava
attentamente la conversazione. Sapeva troppo bene che molti rimproveri di
quell’uomo erano veri e quindi giustificati. Perciò per un po’ rimase in
silenzio. Tuttavia, quando lo schernitore si rivolse all’altro passeggero per
essere appoggiato, l’anziano intervenne: “Vedo che lei ha occhio per vedere gli
errori dei cristiani e che è molto bravo a individuare i loro difetti. Bene, io
sono un cristiano, amo il Signore Gesù Cristo e i suoi seguaci. Non oso dire una
parola in difesa dei cristiani, ma la invito a trovare qualcosa da ridire
contro Gesù Cristo stesso”. Il primo interlocutore fu colto alla sprovvista, ma
ammise: “No, non posso dire nulla contro di lui”.
“Giusto
– riprese l’anziano credente –. È questo ciò che mi ha attirato verso di lui;
più ho imparato a conoscerlo, più mi sono reso conto di quanto io fossi diverso
da lui, di quanto fossi debole con tutti i miei errori. Ora mi dica: non era giusto che io lo amassi quando ho
scoperto che era morto per cancellare i
miei peccati? Da quel momento ho iniziato a servirlo, e tutto il male che
può essere commesso da coloro che asseriscono di seguirlo non mi allontanerà
mai da lui. La mia salvezza dipende da ciò che Egli ha fatto, non da ciò che
fanno coloro che si definiscono cristiani”.