Giuda Iscariot, uno dei dodici, andò dai
capi dei sacerdoti con lo scopo di consegnar loro Gesù.
Marco 14:10
Veri discepoli
Conosciamo
tutti il nome di Giuda Iscariot e la sua storia. Egli commise un vergognoso
tradimento. Nel capitolo 3 del Vangelo di Marco leggiamo che Giuda fu chiamato
da Gesù insieme con altri undici. Tutti insieme costituivano “i dodici
discepoli”. Per tre anni Giuda ebbe il privilegio di stare nella presenza
immediata di Gesù Cristo, di udire le sue parole e di essere testimone dei suoi
miracoli. Giuda non aveva l’aspetto di un furfante. Esteriormente, quantomeno,
era un seguace di Gesù. Ma in realtà non riconobbe mai Gesù come il suo
Signore. Avrà sperato che il suo Maestro diventasse un giorno il Re d’Israele,
così avrebbe avuto la possibilità di rivestire una posizione elevata nel regno.
Gesù era veramente una persona speciale. Il suo modo di predicare aveva
qualcosa di straordinario. Tuttavia, Giuda non aveva fede in Gesù, il Figlio
eterno di Dio, il Salvatore del mondo.
Quando le cose presero una piega diversa
da quella che egli si aspettava e i capi della nazione rifiutarono il Maestro,
tanto che divenne chiaro che non lo avrebbero accettato come re d’Israele ma lo
avrebbero ucciso, Giuda andò dai capi dei sacerdoti e tradì Gesù per denaro!
Che perfidia! Di lì a poco la sua coscienza cominciò a tormentarlo: si rese
conto di aver tradito il Puro, l’Innocente! Aveva giocato con la grazia e aveva
perso!
La vita di Giuda terminò in modo orrendo:
col suicidio. La sua anima è nel luogo del buio eternamente lontano da Dio (Marco
14:21). Per noi la figura di Giuda Iscariot è un avvertimento del pericolo che c’è nell’essere cristiani solo esteriormente. Possiamo
diventare dei veri discepoli di Gesù solo per mezzo della fede nella sua morte
che ci redime!