È
per grazia che siete stati salvati, mediante la fede… Non è in virtù di opere…
essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone.
Efesini 2: 8-10.
La fede e le opere
Certamente le opere buone non procurano la
salvezza. Cercare di meritare la salvezza attraverso buone opere è come mettere
il proverbiale “carro davanti ai buoi”, poiché esse non sono la sorgente della salvezza ma il frutto della salvezza.
Colui
che ha felicemente sperimentato nella salvezza la grazia di Dio certamente avrà
il desiderio di compiere delle buone opere, e a questo s’impegnerà. Esse sono
la conseguenza di una vera fede. Se uno dice di aver fede ma è privo di opere
buone non ha una fede vivente ma una
fede morta: “la fede senza opere è morta” (Giacomo 2: 20-21).
Chi ha una fede viva sarà “zelante nelle buone
opere” (Tito 2:14), perché è scritto: “Quelli che hanno creduto in Dio abbiano
cura di dedicarsi a opere buone” (Tito 3:8). Questo sottintende che vi possono
essere degli impedimenti, ma il credente che ha la nuova vita e desidera
onorare il suo Salvatore deve far uso delle risorse che Dio gli ha dato per
perseverare nel bene.
Una
giusta e costante applicazione della Sacra Scrittura alla nostra vita farà si
che “l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona” (2
Timoteo 3:17).
D.
J. Oberg