L’Eterno… ha preparato
il suo trono per il giudizio.
Salmo 9:7
Non c’è dunque più
nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù.
Romani 8:1
Bilancia ingannatrice
Nella tomba di un
faraone, in Egitto, si può vedere un affresco che rappresenta l’arrivo di un
defunto davanti a Osiride, giudice dei morti. Il dio tiene in mano una
bilancia; uno dei due piatti contiene i meriti del defunto, l’altro i suoi
peccati. La sua sorte sarà decisa a seconda del lato da cui penderà la
bilancia: o in un bel giardino pieno di fiori e di uccelli, o in una fossa
immonda in compagnia di serpenti e coccodrilli.
Questo dipinto, vecchio
di 3000 anni, illustra chiaramente l’idea che gli Egizi si facevano del
giudizio che segue la morte. Ma la Bibbia, rivelazione del solo vero Dio, non
presenta così le cose: il Giudice supremo non avrà in mano una bilancia che
cerca invano il suo equilibrio. Per l’incredulo che sarà giudicato “secondo le
sue opere” (Apocalisse 20:12,13), il piatto dei meriti sarà trovato leggero
perché non c’è nulla nella vita degli esseri umani che possa fare da
contrappeso ai peccati e soddisfare le esigenze del Dio santo; qualunque cosa
un uomo faccia valere, il piatto della bilancia penderà inevitabilmente a suo
sfavore.
Per il credente tutto
questo non avverrà, perché il Signore Gesù ha detto: “In verità, in verità vi
dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita
eterna; e non viene in giudizio, ma è
passato dalla morte alla vita”
(Giovanni 5:24).
Amico lettore, non
aspettare di essere davanti al Giudice, in quel momento la tua posizione
sarebbe immutabile. Ancora oggi Egli vuol essere il tuo Salvatore.