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venerdì 16 febbraio 2018

16 febbraio

L’Eterno… ha preparato il suo trono per il giudizio.
Salmo 9:7

Non c’è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù.
Romani 8:1

Bilancia ingannatrice

Nella tomba di un faraone, in Egitto, si può vedere un affresco che rappresenta l’arrivo di un defunto davanti a Osiride, giudice dei morti. Il dio tiene in mano una bilancia; uno dei due piatti contiene i meriti del defunto, l’altro i suoi peccati. La sua sorte sarà decisa a seconda del lato da cui penderà la bilancia: o in un bel giardino pieno di fiori e di uccelli, o in una fossa immonda in compagnia di serpenti e coccodrilli.
Questo dipinto, vecchio di 3000 anni, illustra chiaramente l’idea che gli Egizi si facevano del giudizio che segue la morte. Ma la Bibbia, rivelazione del solo vero Dio, non presenta così le cose: il Giudice supremo non avrà in mano una bilancia che cerca invano il suo equilibrio. Per l’incredulo che sarà giudicato “secondo le sue opere” (Apocalisse 20:12,13), il piatto dei meriti sarà trovato leggero perché non c’è nulla nella vita degli esseri umani che possa fare da contrappeso ai peccati e soddisfare le esigenze del Dio santo; qualunque cosa un uomo faccia valere, il piatto della bilancia penderà inevitabilmente a suo sfavore.
Per il credente tutto questo non avverrà, perché il Signore Gesù ha detto: “In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita” (Giovanni 5:24).

Amico lettore, non aspettare di essere davanti al Giudice, in quel momento la tua posizione sarebbe immutabile. Ancora oggi Egli vuol essere il tuo Salvatore.