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giovedì 22 febbraio 2018

22 febbraio

Dio parla una volta, e anche due, ma l’uomo non ci bada.
Giobbe 33:14

Disprezzi le ricchezze della sua bontà, della sua pazienza e della sua costanza, non riconoscendo che la bontà di Dio ti spinge al ravvedimento?
Romani 2:4

Dio parla, bisogna rispondergli

Il poeta francese Alfred de Musset scriveva in un sonetto: “Ho perso la mia forza e la mia vita”; poi, negli ultimi versi, dichiara: “Dio parla, bisogna rispondergli”.
Era forse una presa di coscienza della sua colpevole negligenza, e il rimorso di non aver risposto agli appelli del Dio di grazia? Non lo sappiamo. Non possiamo conoscere le ragioni della riflessione del poeta, ma essa ci offre lo spunto per considerare l’importanza e la serietà di ascoltare Dio quando parla, e la necessità di rispondergli.
Dio parla agli uomini anzitutto con la voce della creazione che afferma la sua potenza e la sua sapienza (Salmo 19:1-4), e poi mediante la Scrittura ispirata: “Dio, dopo aver parlato anticamente… ai padri per mezzo del profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio” (Ebrei 1:1-2). La Bibbia ci avverte anche del pericolo che corriamo “se voltiamo le spalle a colui che parla dal cielo” (Ebrei 12:25).
Rispondere a Dio significa accettare la sua offerta di grazia; Egli invita ognuno di noi a lasciar entrare Gesù Cristo nella nostra vita come Salvatore. Non rispondere al suo appello equivale a trascurare il dono che ha fatto dando il suo Figlio a morire per salvare dei peccatori quali noi tutti eravamo. Oggi ancora Egli ci parla: ascoltate la sua voce. Leggete l’Evangelo; vedrete che Dio vi ama e vuole salvarvi.

Lettore, il tuo “sì” all’appello del suo amore è la risposta che si aspetta.