Dio parla una volta, e
anche due, ma l’uomo non ci bada.
Giobbe 33:14
Disprezzi le ricchezze
della sua bontà, della sua pazienza e della sua costanza, non riconoscendo che
la bontà di Dio ti spinge al ravvedimento?
Romani 2:4
Dio parla, bisogna rispondergli
Il poeta francese Alfred
de Musset scriveva in un sonetto: “Ho perso la mia forza e la mia vita”; poi,
negli ultimi versi, dichiara: “Dio parla, bisogna rispondergli”.
Era forse una presa di
coscienza della sua colpevole negligenza, e il rimorso di non aver risposto
agli appelli del Dio di grazia? Non lo sappiamo. Non possiamo conoscere le
ragioni della riflessione del poeta, ma essa ci offre lo spunto per considerare
l’importanza e la serietà di ascoltare Dio quando parla, e la necessità di
rispondergli.
Dio parla agli uomini
anzitutto con la voce della creazione che afferma la sua potenza e la sua
sapienza (Salmo 19:1-4), e poi mediante la Scrittura ispirata: “Dio, dopo aver
parlato anticamente… ai padri per mezzo del profeti, in questi ultimi giorni ha
parlato a noi per mezzo del Figlio” (Ebrei 1:1-2). La Bibbia ci avverte anche
del pericolo che corriamo “se voltiamo le spalle a colui che parla dal cielo”
(Ebrei 12:25).
Rispondere a Dio significa
accettare la sua offerta di grazia; Egli invita ognuno di noi a lasciar entrare Gesù Cristo nella nostra
vita come Salvatore. Non rispondere al suo appello equivale a trascurare il
dono che ha fatto dando il suo Figlio a morire per salvare dei peccatori quali
noi tutti eravamo. Oggi ancora Egli ci parla: ascoltate la sua voce. Leggete
l’Evangelo; vedrete che Dio vi ama e vuole salvarvi.
Lettore, il tuo “sì”
all’appello del suo amore è la risposta che si aspetta.