Nell’angoscia, gridarono
all’Eterno ed egli li liberò dalle loro tribolazioni.
Salmo 107:19
Egli (il re Uzzia) fu meravigliosamente
soccorso, finché divenne potente. Ma quando fu divenuto potente, il suo cuore,
insuperbitosi, si pervertì.
2 Cronache 26:15-16
Attenti al cane!
Alla sera, quando
andiamo a fare quattro passi nel parco pubblico, il mio bambino più piccolo non
mi dà la mano volentieri; afferma la sua indipendenza camminando un po’
lontano, più avanti di noi. Però qualche volta me lo vedo arrivare di corsa e
mi prende la mano. So che quando viene a rifugiarsi da me è perché ha visto un
cane. Ha una gran paura dei cani, e così quando ne vede uno cerca aiuto e
protezione da me.
Questo comportamento mi
fa pensare alla tendenza generale a trascurare il rapporto con Dio quando tutto
va bene, salvo poi ricercare il suo aiuto quando si presentano i problemi. Si è
osservato che durante i periodi di prosperità materiale le chiese si svuotano,
e nei periodi di crisi si riempiono.
Ma non succede forse
anche a noi credenti di avere lo stesso atteggiamento nei confronti del
Signore? Quando va tutto bene, tendiamo a trascurare la preghiera e la lettura
della Parola di Dio, mentre le difficoltà e le prove ci spingono a cercare
aiuto e protezione presso il nostro Dio. Sarebbe preferibile cercare una relazione più costante e regolare
col Signore! Egli desidera condividere le nostre gioie e le nostre pene.
Perciò, cerchiamo di attraversare le circostanze della nostra vita, favorevoli
o sfavorevoli, in stretta vicinanza con Lui che ci ama. Sia sul piano
individuale sia su quello collettivo.