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martedì 20 febbraio 2018

20 febbraio

Nell’angoscia, gridarono all’Eterno ed egli li liberò dalle loro tribolazioni.
Salmo 107:19

Egli (il re Uzzia) fu meravigliosamente soccorso, finché divenne potente. Ma quando fu divenuto potente, il suo cuore, insuperbitosi, si pervertì.
2 Cronache 26:15-16

Attenti al cane!

Alla sera, quando andiamo a fare quattro passi nel parco pubblico, il mio bambino più piccolo non mi dà la mano volentieri; afferma la sua indipendenza camminando un po’ lontano, più avanti di noi. Però qualche volta me lo vedo arrivare di corsa e mi prende la mano. So che quando viene a rifugiarsi da me è perché ha visto un cane. Ha una gran paura dei cani, e così quando ne vede uno cerca aiuto e protezione da me.
Questo comportamento mi fa pensare alla tendenza generale a trascurare il rapporto con Dio quando tutto va bene, salvo poi ricercare il suo aiuto quando si presentano i problemi. Si è osservato che durante i periodi di prosperità materiale le chiese si svuotano, e nei periodi di crisi si riempiono.

Ma non succede forse anche a noi credenti di avere lo stesso atteggiamento nei confronti del Signore? Quando va tutto bene, tendiamo a trascurare la preghiera e la lettura della Parola di Dio, mentre le difficoltà e le prove ci spingono a cercare aiuto e protezione presso il nostro Dio. Sarebbe preferibile cercare una relazione più costante e regolare col Signore! Egli desidera condividere le nostre gioie e le nostre pene. Perciò, cerchiamo di attraversare le circostanze della nostra vita, favorevoli o sfavorevoli, in stretta vicinanza con Lui che ci ama. Sia sul piano individuale sia su quello collettivo.