Il 10 dicembre 1948, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò e proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'uomo. Eccone un estratto: “Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo; Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell'umanità”.
Immagino che tutti gli uomini si siano rallegrati nel lontano 1948 leggendo tali parole ma, purtroppo c'è un errore di fondo: tutto si concentra sull'uomo, sulla sua buona volontà, su i suoi buoni propositi. Come cristiani abbiamo imparato ha non avere fiducia in noi stessi e a non fare affidamento sul nostro cuore e sui suoi buoni propositi.
L'uomo, per prima cosa, dimentica i diritti di Dio. L'ignoranza e il disprezzo per essi e proprio la prima causa delle disgrazie dell'uomo.
Sì Dio ha dei diritti e ha stabilito delle leggi morali proprio per le sue creature ma il disconoscimento di Dio e dei suoi ordinamenti a portato l'uomo ad allontanarsi da Lui per seguire le sue proprie vie “voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l'andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell'aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli” Efesini 2:1-2.
Perché c’è tanta violenza in questo mondo? Questa domanda viene fatta spesso e, senza dubbio, dalla notte dei tempi. “Or la terra era corrotta davanti a Dio; la terra era piena di violenza. … Allora Dio disse a Noè: “Nei miei decreti, la fine di ogni essere vivente è giunta poiché la terra, a causa degli uomini, è piena di violenza” (Genesi 6:11, 13). Il versetto qui sopra la lega, chiaramente, allo stato del cuore dell’uomo dinanzi a Dio.
La radice della parola violenza è la stessa di quella di: violazione o trasgressione; l’atto di violare, di infrangere. Queste parole significano: non mostrare un rispetto appropriato di Dio e delle sue leggi ed hanno anche il senso del disprezzo.
Non si vuole ascoltare Dio. “Io ti ho parlato al tempo della tua prosperità, ma tu dicevi: "Io non ascolterò". Questo è stato il tuo modo di fare sin dalla tua adolescenza; tu non hai mai dato ascolto alla mia voce” Geremia 22:21.
Se un giorno uno di voi dovesse udire simili parole da parte del Giudice Supremo, quanto sarebbe angosciato.
“Dio parla una volta, e anche due, ma l'uomo non ci bada” Giobbe 33:14. Eppure Dio vuole: “distogliere l'uomo dal suo modo d'agire e...per salvargli l'anima dalla fossa” Giobbe 33:17-18.