Gesù… vedendo che una gran folla veniva verso di lui, disse a Filippo: “Dove compreremo del pane?”... Andrea… gli disse: “C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci”… Gesù, quindi, prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì alla gente seduta; lo stesso fece dei pesci, quanti ne vollero.
Giovanni 6:5-11
Generosità
divina
Quando Gesù dona, lo fa sempre in
abbondanza. Il giorno della “moltiplicazione dei pani”, ne avanzarono dodici
ceste; a Cana (Giovanni 2), avanzò sicuramente del vino, vista la quantità
d’acqua che Gesù trasformò in vino; quando i discepoli tornarono da una notte
di pesca, senza aver preso nulla, Gesù li invitò a gettare nuovamente la rete
che si riempì di pesci.
Se leggiamo con attenzione i testi che riportano
queste vicende, rimarremo colpiti da un altro dettaglio: ogni volta Gesù chiede
ai suoi discepoli uno sforzo, anche minimo, vuole la loro partecipazione. Anche con noi fa così; Egli ci dona
ogni cosa in abbondanza ma desidera che noi siamo coscienti del fatto che
abbiamo bisogno del suo aiuto. In quel luogo deserto, dove Gesù ammaestrava la
folla, tutti furono saziati con i cinque pani e i due pesci messi a
disposizione da un fanciullo, anche se Egli avrebbe potuto farlo senza la
partecipazione di altri.
Alle nozze di Cana, Maria segnala a Gesù
che era finito il vino. Egli chiede di riempire di acqua dei recipienti, anche
se poteva fare a meno dell’acqua per riempire gli otri di vino. Così pure
poteva riempire la barca di pesci ed evitare di chiedere, ai discepoli stanchi,
di gettare di nuovo le reti. Ma allora, cosa si aspetta da noi? Forse un
piccolo sforzo come accettare una sofferenza o rinunciare ad un piacere; e Lui
ci darà in abbondanza pace, felicità e gioia, oltre alla risposta ai nostri bisogni
del momento.
Quando Dio dona, dona sempre in abbondanza e non sarà mai nostro debitore.