Entrate
per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che conduce
alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa. Quanto stretta è la
porta e angusta la via che conduce alla vita! E pochi sono quelli che la
trovano.
Matteo
7:13-14
Un ingresso sbarrato
Davanti all’ingresso di un
castello medioevale c’è una folla di visitatori. Indubbiamente è l’entrata
ufficiale del castello. Mi accodo anch’io, ma poi noto, un po’ più in là, una
porticina dove potrebbero passare non più di due persone per volta. Altri si
avvicinano con me e, non appena spingiamo, la porticina si apre. Allora, do di
nuovo un’occhiata al portone principale e noto un cartello: “Ingresso sbarrato”.
Perché tante persone aspettano ancora lì? Non hanno letto il cartello? No;
ognuno ha seguito la folla senza riflettere.
Nella vita di ogni giorno, il
comportamento degli altri può indurci in errore. Per il nostro avvenire eterno
c’è il grande rischio di essere ingannati dalle idee della massa. Molta gente
vive come se Dio non esistesse; ma che ne sarà di loro quando lo incontreranno?
Alcuni credono che le opere buone siano il mezzo per essere ammessi in cielo; è
quello che insegnano parecchie religioni, ma non è così. Un tempo Dio aveva
dato la Sua Legge al popolo d’Israele, dicendo: “Fa’ questo, e vivrai” (Luca
10:28). Ma nessuno ha mai potuto osservarla interamente. Allora Dio ha chiuso
una volta per sempre questa “porta” della salvezza
mediante le opere. Ormai bisogna passare da un’altra porta, quella della salvezza per grazia! E’ una porta
disprezzata da molti, eppure si apre istantaneamente a chi bussa.
Gesù
stesso è la vera porta:
“Io sono la porta; se uno entra per me, sarà salvato” (Giovanni 10:9).