“Saulo,
Saulo, perché mi perseguiti?” Egli domandò: “Chi sei Signore?” E il Signore:
“Io sono Gesù, che tu perseguiti”.
Atti 9:4,
5
Abbiamo
creduto in Cristo Gesù per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle
opere della legge.
Galati
2:16
Religione o fede in Cristo
Saulo da Tarso è vissuto nel
primo secolo. Quest’uomo erudito apparteneva alla setta dei farisei, la più
scrupolosa del giudaismo. La fede in Gesù Cristo si stava diffondendo tra i
Giudei a Gerusalemme, e chi si convertiva veniva perseguitato. La fede in
Cristo metteva da parte il sistema della legge di Mosè e annunciava una
salvezza gratuita per ogni essere umano, giudeo o non giudeo. Saulo da Tarso,
zelante per la sua religione, era uno dei più ardenti persecutori dei
“discepoli” di Cristo. Ma mentre si recava a Damasco, con la missione di
imprigionare tutti i cristiani che avrebbe trovato in quella città,
improvvisamente è accecato da una luce abbagliante; cade a terra e ode una voce
dal cielo: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?”. Così viene a sapere che,
perseguitando i credenti, perseguitava in realtà Gesù Cristo stesso, il Messia
respinto dal Suo popolo.
Saulo è trasformato; lascia la
sua religione per seguire un Salvatore vivente, il Figlio di Dio. Quando
riassume quest’episodio usa parole molto forti: “Sono stato afferrato da Cristo Gesù” (Filippesi 3:12). Da quel
momento non si attaccherà più alla pratica di una religione; servirà il suo
Signore, mettendo a repentaglio la propria vita. Invece di sperare di essere approvato
da Dio osservando dei riti religiosi, si rallegra per la grazia di Dio e per la giustizia di cui Egli stesso lo riveste
per mezzo della fede in Cristo. Saulo da Tarso è diventato l’apostolo
Paolo!