Il
giorno seguente (Giovanni) vide Gesù che veniva verso di lui e disse: “Ecco
l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo!”
Giovanni
1:29
(Gesù
disse a quelli che mandava:) “Andate; ecco, io vi mando come agnelli in mezzo
ai lupi”.
Luca 10:3
Dei lupi, un Agnello
Per quanto indietro si possa
risalire nella storia, tanti uomini si sono fatti la guerra a causa delle loro
ricchezze, delle loro idee, della loro religione o del colore della pelle! La
nostra epoca non fa eccezione alla regola e conferma la triste constatazione del
commediografo latino Plauto, ripresa dal filosofo inglese Tommaso Hobbes
(1588–1679): “L’uomo è un lupo per l’uomo”. Così è dell’uomo nel suo stato
naturale. Certo, non tutti sono omicidi, ma la radice del male esiste in
ciascuno di noi.
Però c’è stata un’eccezione!
Duemila anni fa, è vissuto tra gli uomini un uomo completamente diverso, Gesù
Cristo. Era il Figlio di Dio sceso sulla terra. Ha sempre cercato il bene degli
altri, ha portato nutrimento agli affamati, guarigione ai malati, ed ha persino
risuscitato dei morti. Non ha mai fatto violenza a nessuno ed è stato designato
pubblicamente come “l’Agnello di Dio” (Giovanni 1:29). Il Suo amore per gli
uomini l’ha portato fino al punto di accettare di subire al loro posto il
giudizio di Dio contro il peccato. “Il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto
su di lui… Il SIGNORE ha fatto ricadere su di lui
l’iniquità di noi tutti… Come l’agnello condotto al mattatoio… non aprì la
bocca” (Isaia 53:5-7).
Chi ripone la fiducia in questo
Agnello di Dio, e fa propria l’efficacia del Suo sacrificio, riceve il perdono
dei peccati. Il suo cuore malvagio cambia, perché gli è data una nuova natura capace di fare il bene.