Rallegratevi
sempre nel Signore.
Filippesi
4:4
La gioia nel
Signore
Nel mondo ci sono degli ottimisti
che consigliano agli altri di prendere ogni cosa con il sorriso. Cuori leggeri, a volte teste leggere, si
sforzano di “tirare su il morale” della gente, e moltiplicano parole buone e
pacche affettuose. L’effetto è di solito scadente, perché il più delle volte
questa giovialità è forzata e chi la ostenta non ha conosciuto i motivi di
turbamento, né i drammi dolorosi di quelli che vorrebbero aiutare e per i quali
non provano una vera simpatia.
Non si può accettare da chiunque
il consiglio “rallegratevi sempre”, ma le cose cambiano quando a darlo è l’apostolo
Paolo. Lui aveva sofferto molto nel suo lavoro missionario e per amore della
fratellanza. Basta leggere 2 Corinzi 11:23-28 per averne un’idea. Quando scriveva
ai Filippesi “rallegratevi sempre” si trovava in prigione
da molto tempo; eppure, la sua Lettera è piena di raggiante felicità e la
parola “gioia” ritorna frequentemente. Ma Paolo non esortava solo a
rallegrarsi, esortava a “rallegrarsi nel
Signore”. È nel Signore, nella comunione con Lui, nella preghiera, nella
riflessione sul Suo amore e sulla Sua gloria, che il credente trova i motivi di
gioia, anche se le circostanze che attraversa sono difficili. Questo era il
segreto di Paolo. Egli vuol dirci con queste parole: C’è per voi, come per me, un motivo di gioia, uno solo: è il Signore.
Niente e nessuno possono togliere la serenità profonda di chi vive vicino a Lui.